L’opinione sportiva di Stefano Villa: UN ANNO SENZA SERIE A, QUANTO MANCA IL BASKET D’ÉLITE A BIELLA

Il 1 maggio 2022 Pallacanestro Biella disputava, vincendola, la sua ultima gara in A2. 365 giorni dopo lo scenario è buio e incerto.

1 maggio 2022, al Biella Forum va in scena la trentesima giornata del campionato di A2 tra Pallacanestro Biella e Stella Azzurra Roma.
Per i rossoblù di casa è una domenica di festa dopo che i ragazzi guidati da coach Zanchi hanno centrato la salvezza aritmetica al termine di una stagione che definire folle appare riduttivo: tantissimi dubbi in estate per via della giovanissima età del roster costruito dal gm Damiano Olla, una partenza da 0-10 in campionato prima della rimonta che consente a capitan Luca Infante e compagni di evitare anche lo spauracchio dei playout.
Semplicemente la più bella favola sportiva della stagione di A2.

Biella vincerà quella partita 83-67 guidata dai 28 punti di un sempre letale Kenny Hasbrouck e dai 14 di Carlo Porfilio davanti a 2200 persone festanti, costringendo la Stella Azzurra Roma degli ex Tommaso Raspino e Simone Barbante a disputare i playout dai quali uscirà sconfitta e retrocessa in Serie B.
Per ironia di una sorte a dir poco beffarda saranno proprio i capitolini ad acquistare il titolo sportivo di Biella, dando inizio al rapidissimo declino della principale realtà sportiva del nostro territorio.
Una picchiata che ha relegato il basket cittadino a un campionato di Serie C Silver con la nuova denominazione Biella Next.

L’estate 2022 ha portato con sé la più triste delle notizie con la fine del basket ad alto livello che ha lasciato migliaia di tifosi senza la propria fede da “professare” al Forum ogni quindici giorni e da seguire in trasferta in ogni angolo d’Italia, una delle migliori curve è rimasta senza quei colori che fanno battere il cuore.
Ventotto anni di storia quasi interamente vissuti in Serie A cancellati da una tristissima estate che come un tornado ha spazzato via tutto lasciando dietro di sé soltanto macerie.

Pallacanestro Biella, con la sua denominazione originale, è rimasta in attività nel campionato Under 19 dove un gruppo di volenterosi ragazzi ha provato con tutte le forze a dare dignità a un brand che solamente pochi mesi prima battagliava nel secondo campionato nazionale.
E per l’impegno che hanno profuso in ogni partita di un campionato oggettivamente fuori portata meritano il massimo rispetto di tutti, a cominciare dai tifosi che hanno espresso più volte il loro astio per la decisione presa dalla società senza mai attaccare i ragazzi costretti loro malgrado a portare avanti un nome molto pesante.

Un nome che merita di tornare a essere il traino sportivo della città, ma in ben altro palcoscenico rispetto all’attuale Serie C.
Il futuro appare nebuloso senza spiragli di sole all’orizzonte nel breve termine, anche se basterebbe una scintilla per rimettere in moto l’amore e la passione di migliaia di persone che, ne siamo certi, non volterebbero le spalle davanti a un nuovo progetto che avrebbe come obiettivo il ritorno a medio periodo in un campionato che non è mai stato perso sul campo.

La speranza, ad oggi flebile ad essere sinceri, è che i mesi estivi del 2023 portino buone notizie per il movimento sportivo biellese che ha bisogno come l’ossigeno di una squadra trainante, quello che è stato Pallacanestro Biella fino al 1 maggio di un anno fa, anche se per i tifosi e per chi ha veramente a cuore questi colori sembra passata una vita…

Stefano Villa-reporter cooperator



Foto: Laura Malvarosa

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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