#testimoninelmondo. Conosciamo Aristide Marciano

Della vita di Sant’Aristide Marciano (o Sant’Aristide d’Atene) sappiamo poco: per l’epoca dobbiamo accontentarci di sapere che nacque e morì nel II secolo e che era attivo durante gli imperi di Adriano e di Antonino Pio; sappiamo invece con certezza che nacque ad Atene. Il nome Aristide è di derivazione greca e significa “il migliore” (degli uomini), “ottimo”.

Sant’Aristide era un filosofo pagano (anche piuttosto ammirato) e fu portato a convertirsi al cristianesimo dalla lettura della Bibbia. Tuttavia anche dopo la conversione proseguì la propria attività di filosofo. Aristide era noto a Eusebio di Cesarea e a San Girolamo.

Ingiuste sollevazioni popolari contro i cristiani portarono Sant’Aristide Marciano a comporre la sua opera, intitolata Apologia e composta da diciassette brevi capitoli; si tratta del più antico testo apologetico cristiano giunto fino a noi.

Indirizzata all’imperatore Adriano e intessuta di dottrine filosofiche, l’Apologia presenta un’esposizione e una valutazione dei principali culti religiosi dell’epoca. Secondo Aristide Marciano, i barbari adorano gli elementi di cui si compone la natura visibile (cielo, terra, acqua, fuoco, uomo) e, pertanto, si rivolgono alle opere di Dio invece che a Dio stesso. I greci attribuiscono agli Dei comportamenti simili a quelli degli uomini, con le loro debolezze e le loro colpe. I giudei adorano il vero Dio, ma il loro culto apprezza molto più l’esteriorità che la spiritualità. Solo il cristianesimo afferma l’idea e l’esistenza di Dio tramite la vita pura e l’armonia con il prossimo.

Carlotta Alpigiano scrisse che Aristide si rivela nell’Apologia un pagano convertito che, attraverso un’esperienza di ricerca e forse una temporanea adesione al Giudaismo, che egli giudica tutto sommato positivamente, ha trovato nel Cristianesimo la realizzazione e il compimento dell’idea di Dio alla quale era giunto per vie razionali.

La tradizione vuole che Sant’Aristide Marciano abbia subito il martirio; la Chiesa Cattolica ne ha fissato la memoria il 31 agosto.

Michel Camillo – contg.news



Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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