Siamo chiamati a salire anche noi sul monte, il Signore stesso ci chiama a fare l’esperienza della trasfigurazione, questo tempo quaresimale deve essere un tempo in salita, gustare la fatica e al
tempo stesso la gioia dell’incontro con il Signore ogni volta che nella salita della nostra vita ci avviciniamo a Lui.
Nella Colletta abbiamo pregato perché il Signore ci doni un cuore docile alla sua Parola, perché possiamo seguirlo sulla via della croce ed essere trasfigurati ad immagine del suo corpo glorioso, è il cammino che siamo chiamati a fare in questa Quaresima, rendere sempre più il
nostro cuore docile alla sua Parola.
Come rendere il nostro cuore più docile? Attraverso l’ascolto: “ Questi è il Figlio mio l’eletto; ascoltatelo!”.
Siamo chiamati a fare l’esperienza dell’ascolto, la Regola di San Benedetto inizia con la parola, “ Ascolta”, il termine nell’origine latino indica una forma di ascolto intenso, profondo: obsculta.
È un ascolto personale, e continua, San Benedetto invita a piegare l’orecchio del nostro cuore, è un tendere l’orecchio con umiltà, non un ascolto distratto, bensì un ascolto che si inchina di fronte a colui che mi vuole dire qualcosa. È Gesù stesso a parlarmi.
Chi ascolta Gesù diventa come Lui, purifica il proprio cuore, viene trasformato facendo l’esperienza della trasfigurazione, la sua Parola chiama, cambia il nostro cuore, guarisce, dona
la bellezza, è luce nell’oscurità.
Quando facciamo esperienza di Dio attraverso un ascolto vero, profondo, veniamo “ricoperti dalla nube” dalla sua presenza, tutto ciò che ci sta intorno non lo vediamo più, per concentrarci su di Lui soltanto, contemplarlo con gli occhi del nostro cuore.
Il Pensiero Domenicale di Andrea Benedetto Ferri Osb
