Il Natale: quando è nato Gesù?

I Vangeli non sono una biografia di Gesù in senso moderno: soltanto due su quattro danno qualche notizia sulla sua nascita, mentre Marco e Giovanni ci presentano un Messia già adulto che inizia la sua attività di predicatore. Matteo, dal canto suo, descrive i fatti prodigiosi che accompagnano la venuta al mondo di Cristo (il concepimento verginale, la nascita a Betlemme, la visita dei magi e la fuga in Egitto), ma non indica alcuna data, limitandosi a inserire la vicenda ai tempi del regno di Erode; solo Luca tratteggia un quadro cronologico, che tuttavia pone molti problemi.

Come tutti sappiamo, secondo Luca Gesù nasce a Betlemme perché Giuseppe, discendente della famiglia del re David, deve recarsi in quel piccolo paese della Giudea per un censimento imperiale che richiede la registrazione nel luogo d’origine. Il Vangelo dice che quel provvedimento fu emanato quando Quirinio era governatore della Siria, ma i conti non tornano, perché Quirinio ricevette l’incarico solo nel 6 d. Cr. E’ vero  che egli aveva dei poteri in terra palestinese anche prima di tale data, ma nessuna fonte nota accenna a censimenti previsti da lui o da altri in quel periodo. Può naturalmente darsi che Luca avesse informazioni che noi non possediamo più, ma se così fosse, risalire all’anno giusto ci risulta impossibile.

Un indizio indiretto ci viene invece da Matteo, secondo cui, come detto,  Gesù nacque al tempo del re Erode. Poiché il famoso sovrano è morto nel 6 a. Cr., Maria deve aver partorito un po’ prima di tale data: ma quanto prima? Se prestiamo fede al racconto sulla strage degli Innocenti, durante la quale Erode ordina l’uccisione dei bimbi fino ai due anni, Gesù non può esser nato prima del 7-6 a. Cr.: è la data che raccoglie il maggior consenso degli studiosi. Nessun indizio ci viene invece dalla famosa stella che guidò i Magi: qualcuno ha pensato alla cometa di Halley, ma il passaggio più prossimo agli anni che ci interessano si colloca nel 12 a. Cr., quindi troppo presto. Il grande astronomo Keplero propose un’altra ipotesi: vedendo nel 1604 una congiunzione luminosissima tra Giove e Saturno, il suo pensiero corse subito al Natale, e calcolò che un evento simile si produsse nel giugno del 7 a. Cr. nella costellazione dei Pesci. Potrebbe essere la stella giusta? E’ un altro piccolo enigma nel grande mistero del Natale…

Nessun mistero, invece, sta dietro al motivo per cui la nascita di Gesù è stata collocata proprio nell’anno da cui parte il nostro attuale calendario. Il calcolo fu fatto da Dionigi il Piccolo, monaco di origine orientale che visse a Roma tra V e VI secolo: egli fissò il Natale all’anno 753 dalla fondazione di Roma, quindi molto probabilmente con un errore di sei o sette anni. Vista la scarsità dei dati che aveva a disposizione, il bravo Dionigi ci andò comunque molto vicino: ma se fosse stato ancora più preciso, oggi sui nostri calendari scriveremmo già 2029 o 2030…

Giulio Pavignano-contg.news

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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