#vitadaboomer#La scomparsa della politica ( dove non si parla affatto di politica)

Per noi vecchi “boomers” la politica era una vera e propria passione. I discorsi politici riempivano le ore di lezione. Impreziosivano il rito delle assemblee studentesche. Perfino una partita di calcio poteva avere risvolti politici.

Speravamo di affrancarci dal nostro essere provinciali lanciandoci in discussioni infinite sul destino della rivoluzione mondiale ( perché parlare dei destini italiani sembrava troppo riduttivo).

Eravamo ingenui e intrisi di passioni confuse. Le ideologie talvolta erano “fatte in casa” e spesso adattate ai nostri personali bisogni.

Insomma eravamo – e ancora siamo – dei brillanti dilettanti della politica. E mentre sognavamo continuamente mondi migliori, attorno a noi cresceva il malaffare, l’opportunismo, il disprezzo per le regole.

Oggi invece mi capita spesso di ascoltare frasi orribili come : “ non mi interesso di politica “, “ i politici sono tutti uguali “, “ non voto perché non ci credo”.

Allora è normale chiedersi dove la politica ha sbagliato.

Io ho la mia personale risposta.

Non ha sbagliato la politica in se ma l’uso che la nostra italianità e pseudo modernità ne ha fatto trasformando la politica in un prodotto soggetto alle regole del marketing.

Fare politica significa avere la voglia di cambiare il mondo. Significa voler incidere sulle cose negative per trasformarle in positive. Significa in ultima analisi avere fiducia nell’uomo.

Perché allora i nostri ragazzi della “generazione Z” preferiscono stare lontani dalla politica?

Purtroppo ancora una volta la colpa è di noi “ vecchi” mestieranti della vita. Il nostro opportunismo, l’aridità del denaro, il non sapere più sognare.

Il potere che odiavamo ci ha alla fine intriso della sua essenza.

Non riusciamo più a vedere e a far vedere a chi verrà dopo di noi la purezza delle idee. Da consumati cinici pensiamo che il mondo che noi volevamo cambiare in realtà è immutabile e che allora tanto vale usarlo anziché capirlo.

L’italico “ fatti gli affari tuoi “ ha purtroppo vinto ancora una volta.

Roberto Pareschi-Redazione

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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