
Domenica 18 settembre il Santuario di Graglia ha festeggiato il proprio trecentosessantatreesimo compleanno; alle ore 10:30 si è celebrata la Santa Messa con la presenza del Coro “D. Angelo Campora” di Lobbi. L’omelia è stata pronunciata dal rettore del Santuario, Don Eugenio Zampa, il quale ha esordito ricordando le origini del Santuario nel 1659, leggendo un documento dell’epoca. La prima pietra della Chiesa fu posta il 20 settembre di quell’anno. Don Eugenio si è chiesto cosa abbia ispirato la gente nel 1659 a fare un’opera così grande; egli pensa che la gente del tempo avesse più fede di quella che abbiamo noi. Inoltre per realizzare il Santuario ci volle un grande amore per la Vergine Maria. Don Eugenio è poi passato alle letture domenicali, facendo notare la presenza della parola “amministrazione”; noi non siamo proprietari di nulla, ma siamo chiamati a essere buoni amministratori. Ma senza amore l’amministrazione diventa arida, diventa semplice burocrazia. La celebrazione è proseguita con la liturgia eucaristica e la benedizione Solenne. Alla fine Don Eugenio ha ricordato altri momenti della storia del Santuario: la morte di Don Carlo Gastaldi (fine XVIII secolo) e la lapide posta in suo onore circa novant’anni dopo il decesso.
Michel Camillo-Redazione