#sport. Ritratti Sportivi di StefanoVilla: AYRTON SENNA, IL PROFESSORE DELLA PISTA

Un modello da seguire per tutti i piloti arrivati dopo di lui, Ayrton Senna continua a essere uno dei personaggi più iconici del mondo delle corse automobilistiche.

Il volante tra le mani, l’adrenalina che scorre nelle vene, il pubblico che esulta quando ti vede sfrecciare sul rettilineo a 300 km/h: sensazioni che sogna di provare ogni pilota di F1 e che per Ayrton Senna sono state la quotidianità per oltre dieci anni prima che un tragico destino lo portasse alla morte il 1 maggio del 1994 nel corso del GP di Imola in uno dei più tristi weekend di sempre per il Circus.

Un campione immortale capace di emozionare come nessun altro che fin dai suoi esordi ha messo in mostra un talento sopraffino che l’ha portato a vincere tre titoli al volante della Mclaren tra fine anni ’80 e i primi anni ’90.

I suoi duelli con Alain Prost sono entrati nel Gotha dello sport. Con il pilota francese c’è stato rispetto reciproco prima e odio vero dopo, fino alla nostalgia provata dal brasiliano dopo il ritiro di Prost e la commozione quando fu proprio il transalpino a trasportare la bara di Ayrton.

Nel 1994 il passaggio di Senna alla Williams, a quell’epoca la macchina migliore in circolazione.
Fin dai primi test però emersero diverse difficoltà tecniche: abitacolo troppo stretto per la struttura fisica del brasiliano, volante troppo piccolo che gli provocava sistematicamente piaghe nelle mani e problemi di aerodinamica resero la macchina inglese letteralmente non guidabile.

A Imola ’94 poi il piantone venne saldato in maniera errata, con il senno di poi questa fu la vera causa della morte del pilota. Alla curva del Tamburello il piantone si staccò finendo per perforare il cranio di Senna che sbatté contro il muro a 194 km/h.
La corsa in ospedale fu inutile e chiuderà un tragico weekend che vide Barrichello schiantarsi nelle prove di venerdi e Ratzenberger perdere la vita il giorno successivo.

Paradossalmenfe la morte ha permesso a Senna di diventare un personaggio ancor più di culto anche al di fuori del mondo della F1.
Lucio Dalla gli dedicò il singolo “Ayrton”, Cesare Cremonini lo cita malinconicamente insieme a Roberto Baggio nella sua “Marmellata #25”, mentre il regista Asif Kapadia gli ha dedicato uno struggente documentario che si concentra sulla storica rivalità con Prost.

Ayrton Senna è sempre stato amato dal pubblico di tutto il mondo, particolarmente in Italia.
Il sogno di molti era di vederlo un giorno su una Ferrari e in pochi sanno che nel 1990 la casa di Maranello fu a un passo dalla firma di Senna, ma l’accordo saltò all’ultimo minuto privando il popolo ferrarista di questa grande gioia.

Tina Turner nel 1993 l’ha voluto con sé sul palco nel corso di un concerto svoltosi in Australia per una speciale esecuzione di “Simply The Best”, perché Ayrton Senna è stato semplicemente il migliore.

Stefano Villa-reporter cooperator contg.news sezione sport


Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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