Il centro spagnolo è stato la spalla perfetta di Kobe Bryant per le vittorie di due titoli NBA. I Los Angeles Lakers hanno ritirato la sua maglia numero 16.
Ogni Batman ha bisogno del suo Robin, lo ha capito anche un fuoriclasse come Kobe Bryant che dopo la partenza direzione Miami di Shaquille O’Neal ha passato anni difficili per cercare di riportare i suoi Lakers alla vittoria.
La risposta a questa necessità si trova in Tennessee, precisamente a Memphis: Pau Gasol.
I gialloviola misero in piedi una trade monumentale per portare il centro spagnolo a Los Angeles e alla fine riuscirono nel loro intento.
I risultati raggiunti negli anni seguenti furono estremamente importanti e l’apporto del maggiore dei fratelli Gasol fu decisivo per arricchire il già enorme palmares della franchigia della famiglia Buss, tanto che ora è arrivato il più che meritato ritiro della sua maglia numero 16.
Si è tenuta nell’intervallo della sfida tra Lakers e Grizzlies, le due principali squadre della sua carriera oltreoceano, la cerimonia per issare la canotta di Gasol a fianco di quelle di Kobe Bryant (l’unico nella lega ad avere due maglie ritirate dalla stessa squadra, la 8 e la 24), Magic Johnson, Kareem-Abdul Jabbar, Wilt Chamberlain, Elgin Baylor, George Mikan e tante altre, un Mount Rushmore di assoluto livello che si arricchisce con il primo giocatore europeo.
Un uomo che ha dimostrato la sua grandezza anche, se non soprattutto, fuori dal parquet dopo la tragedia che ha portato alla morte di Bryant, della figlia Gianna e di altre sette persone.
La sua vicinanza alla famiglia dell’amico scomparso è stata è continua a essere tangibile, un rapporto umano che va oltre quello tra due compagni che hanno giocato un basket spettacolare e vincente.
L’Architetto Catalano, soprannome coniato per lui da Federico Buffa, è uno dei cestisti europei più forti e completi tecnicamente ad aver messo piede sui parquet della NBA, l’anello di congiunzione perfetto tra l’era di Drazen Petrovic e quella attuale di Giannis Antetokounmpo e Luka Doncic.
Queste le sue parole nel corso della cerimonia per il ritiro della sua 16 che da ora in avanti brillerà al fianco della 8 e della 24 di Kobe Bryant: “Il mio numero andrà lassù grazie a Kobe. Sto ancora cercando di realizzare il fatto che il mio nome e la mia maglietta saranno lì, insieme a tutti quei fantastici nomi che hanno fatto la storia del gioco”.
Pau Gasol ha segnato l’amore per questo sport di molti tifosi che l’hanno ammirato in Europa, in NBA e con la maglia della Spagna per oltre vent’anni.
È certamente uno dei giocatori che merita di essere nell’Olimpo di questo sport, il ritiro della maglia è più che doveroso.
Stefano Villa-Villa-contg.news
L’opinione sportiva: PAU GASOL E IL DOVEROSO RITIRO DELLA MAGLIA LAKERS
