L’USO O L’ABUSO DELLA LINGUA INGLESE SECONDO #VITADABOOMER DI ROBERTO PARESCHI

Non vorrei accordami alla recente esternazione tutta politica
sull’utilizzo della lingua inglese e relativi ragionamenti sull’essere
per questo “ radical chic”.
Questa cosa è politica, anzi marketing politico e dunque non è
degna di attenzione.
Ma è innegabile che il problema esista.
L’inglese è una lingua nobile, con caratteri internazionali.
Leggerla e parlarla è al giorno d’oggi necessario o forse
indispensabile.
Ma come per ogni cosa, anche in questo ambito bisogna usare io
credo molta “ moderazione”.Ricordo gli ormai lontani momenti lavorativi.
Non ci trovavamo in riunione ma si trattava quasi sempre di un
“meeting”. Qualche volta, nei casi più disperati, si parlava di “
brainstorming”. Fare una “call” era quasi sempre uno spasso.
Ricordo un commerciale con cui lavoravo che un giorno mi chiamò
per chiedermi “ ciao, dammi l’address che faccio un update al
record ! ”.
Quando mi sono sposato ho cercato un ristorante, la chiesa e poco
altro. Oggi invece è d’obbligo come primo atto d’amore identificare
“la location”.
Potrei continuare all’infinito citando affermazioni ragionevoli o veri
e proprio sproloqui.
Il punto è un altro.

Giusto cedere alle pulsioni nazionalistiche ed evitare l’utilizzo della
lingua dell’odiata “Albione “? Oppure l’utilizzo della lingua inglese è
ormai inevitabile ?

Come al solito il vecchio boomer ama dire che l’equilibrio sta nel
mezzo.

Apriamoci al mondo, al futuro, alla differenza. Ma non mitizziamo
questo approccio. Soprattutto non usiamo l’utilizzo della lingua
inglese come vero e proprio distanziatore sociale ma lasciamola
prosperare nei giusti ambiti.

Dante e Manzoni non si rivolteranno nella tomba se qualche volta ci
lasceremo affascinare dalla pronuncia inglese. Fossero vissuti ai
giorni nostri probabilmente avrebbero seguito l’onda e la Divina
commedia o i Promessi Sposi avrebbero avuto nel loro corpo
qualche germe di inglese.

Nel frattempo noi, vecchi boomer , ci rifugeremo come sempre in
un dialetto appena accettabile.

Roberto Pareschi-contg.news

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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