#testimoninelmondo#Conosciamo Mariella Perino con Michel Camillo

Mariella Perino è nata il 16 giugno 1931 a Biella, figlia di Massimino e di Pierina Antonello. Benché sia venuto a mancare nel 1954, quando Mariella aveva appena ventitré anni, è stato proprio il padre, scultore marmista, a trasmetterle la passione e i rudimenti di quest’arte; successivamente Mariella ha sviluppato il proprio talento all’atelier dello scultore Antonio Zucconi e di Carmelo Cappello.



Mariella Perino ha saputo affrontare contesti diversissimi: dalla piccola scultura “di studio” a grandi monumenti funerari o commemorativi disseminati in tutto il biellese. A ulteriore dimostrazione della sua ecletticità, va ricordato che, oltre che scultrice, la Perino è anche pittrice, in quanto realizza disegni e acquerelli.



Un giudizio complessivo sulla sua arte è quello espresso nel 2002 da Aldo Spinardi: <Le figure di Mariella Perino giocano con lo spazio e creano delle architetture ritmiche, geometriche: la nostra artista, con i suoi ritmi verticali, ha certamente lo spirito di un architetto e sa fare insieme della scenografia, dell’architettura e della scultura>. Mentre nel 2004 Stefano Santuari rivolse ai propri lettori questa esortazione: <Provate a guardare le sue opere da lontano e comprenderete come lo scolpire, per lei, sia una perpetua guerra allo spazio che ci inguaina e che incombe come un orco, pronto a divorare ogni cosa>.

All’interno della produzione scultorea della nostra artista scegliamo due opere, alle quali dedicheremo una sia pur sintetica trattazione.



Nel biennio 1982-83 Mariella Perino realizzò in terracotta patinata le formelle della Via Crucis della chiesa parrocchiale di San Giorgio di Vergnasco; le dimensioni delle formelle sono 50 x 35 centimetri e a commissionarle fu don Gianrocco Bombelli, il quale fu parroco di Vergnasco per un lungo arco di tempo: dal 1970 al 2012.

Nel 1996 la Perino decorò l’architrave della cappella della famiglia Bolengo al cimitero di Vigliano Biellese; scelse di decorarla con una scultura bronzea alta 60 centimetri raffigurante Cristo Risorto fra due angeli oranti. L’unità compositiva è assicurata da un reticolo di bronzo che collega fra di loro le tre figure, facendo emergere quella centrale di Cristo.

Fra le prove del successo di Mariella Perino, ricordiamo che ella l’8 novembre 2015 tenne una conferenza nel castello di Benna, nella sala principale della biblioteca civica.

Michel Camillo-contg.news

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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