In questo nostro piccolo incontro periodico, oggi proverei a riflettere sulle varie sfaccettature della parola amore ovviamente secondo il nostro amato San Francesco. Certamente Il poverello Serafico metteva in pratica l’amore con differenti aspetti. Il primo è certamente l’affetto che lui provava per tutti coloro che si erano avvicinati a lui, anche se possiamo dire che lui amava tutto il creato di Dio.

La carità è amore, sia essa tradotta in aiuti materiali oppure in termini di tempo o per prendersi cura l’altro. Certamente Francesco definiva amore l’accettare l’altro con le sue idee e i suoi pregi e i suoi difetti. Chi ama non può mettere al centro della sua esistenza il proprio egoismo.

Però questo comportamento, fa sì che si possa essere felici e che si possa scoprire il regno di Dio già su questa terra.

Infatti chi fa dell’amore nel suo tema dominante tradotto appunto nel rispetto del prossimo, ha da Dio il dono di saper accettare molte cose, di viverle meglio, anche quelle più tristi che ovviamente non spariscono per magia dalla vita di ognuno di noi.

Possiamo Certamente prendere ad esempio le Beatitudini nominate da Gesù nel discorso della Montagna che abbiamo rivisto nel Vangelo di domenica scorsa. Essere miti cercare la giustizia avere il cuore puro sono tutti elementi figli del sentimento: l’amore. Pace e bene a tutti alla prossima
Elena Fornara-contg.news , terziaria francescana
