La formazione marchigiana è rimasta nella storia della Serie A per i pessimi risultati e la rosa infinita. Il risultato di una pessima programmazione.
In questi giorni si è concluso il girone d’andata della Serie A con un dato interessante: la Cremonese non ha ancora conquistato la prima vittoria della stagione.
Gli uomini del neo tecnico Davide Ballardini sono i primi a raggiungere questo triste traguardo dai tempi dell’Ancona 2003/04, una formazione rimasta nei libri dei record del massimo campionato italiano con una storia semplicemente assurda.
13 punti conquistati in 34 gare, 46 giocatori con almeno una presenza in stagione e una girandola di allenatori vorticosa sono gli ingredienti giusti per un fallimento di proporzioni epiche.
Ma andiamo con ordine.
L’Ancona del presidente Ermanno Pieroni conquista a sorpresa nella stagione 2002/03 la promozione in Serie A guidata da Gigi Simoni in panchina, ma in maniera abbastanza incredibile il tecnico ex Inter non viene confermato per fare spazio a Leonardo Menichini, braccio destro storico di Carlo Mazzone alla prima avventura da capo allenatore.
Leggenda narra che Pieroni volesse proprio il “Sor Carletto” che gentilmente declinò mandando nelle Marche il suo storico vice.
Il vulcanico patron dei biancorossi non bada a spese in sede di mercato e si assicura elementi di esperienza e affidabilità come Dario Hübner (Ancona resterà l’unica piazza dove non ha trovato la gioia del gol), Pasquale Luiso, Eusebio Di Francesco, Mauro Milanese, Paolo Poggi, Vincenzo Sommese, William Viali e un giovanissimo Goran Pandev che vanno ad aggiungersi all’ossatura della squadra della stagione precedente che poteva contare su giocatori come Maurizio Ganz.
L’esordio è in salita e vede una sconfitta per 2-0 contro il Milan nel giorno del debutto italiano di Kaka, seguito da un solo punto nelle prime quattro giornate: per Menichini è già tempo di fare le valigie.
Al suo posto ecco Nedo Sonetti, tecnico dal pugno duro con grande esperienza nella lotta per non retrocedere, ma i risultati non cambiano e sotto il Conero la vittoria rimane un’utopia.
Si avvicina il mercato di riparazione, una sessione dove le squadre possono adottare piccoli aggiustamenti per la seconda parte del campionato.
Quello che accade ad Ancona però è ai limiti dell’incredibile: diciotto giocatori ceduti, dodici acquistati tra cui spiccano Dino Baggio, agli ultimi scampoli di una carriera di alto livello, e l’ex bomber del Porto (166 gol in 169 partite) Mario Jardel che non lascerà il segno con una decina di chili di troppo e sole tre gare giocate senza reti.
Una menzione particolare la merita Alessandro Potenza, arrivato a dicembre in prestito dall’Inter e ceduto al Parma meno di un mese dopo con una sola presenza all’attivo…
A gennaio arriva un pesante 5-0 contro il Milan nel primo match del girone di ritorno e per Pieroni è tempo di nuovo esonero con Sonetti che lascia il posto a Giovanni Galeone, ma i buoi ormai sono ampiamente scappati e la retrocessione aritmetica arriva ad aprile dopo un ko contro la Sampdoria.
Nelle ultime sei giornate arrivano le prime due vittorie della stagione contro Bologna e Empoli, ma la sostanza non cambia: ultimo posto a -17 dalla penultima piazza, un disastro senza precedenti.
Ecco tutti e 46 i giocatori impiegati in quella pazza stagione: Hedman, Scarpi, Marcon, Baccin, Bilica, Bolic, Daino, Esposito, Lombardi, Maltagliati, Milanese, Potenza, Rossi, Sartor, Sogliano, Sussi, Viali, Zavagno, Anderson, Dino Baggio, Berretta, Carrus, De Falco, Di Francesco, Dombolo Pungu, Fortunato, Giacobbo, Goracci, Goretti, Helguera, Maini, Parente, Perovic, Russo, Sommese, Bruno, Bucchi, Degano, Ganz, Grabbi, Hubner, Jardel, Luiso, Pandev, Poggi, Rapaic.
E il peggio deve ancora arrivare.
Nell’estate 2004 Pieroni viene arrestato per bancarotta, portando il club al fallimento e alla ripartenza dalla C2, dalla gloria al fondo del baratro in pochi mesi.
Si chiude così una delle avventure più incredibili e disastrose di sempre nella massima serie, ma per questo entrata a suo modo nella storia.
Stefano Villa-contg.news
#Ritratti Sportivi di Stefano Villa. L’ANCONA 2003/04, UNA STORIA DA RACCONTARE
