L’opinione sportiva di Stefano Villa: IL TRISTE DECLINO DI BEN GORDON

Da giocatore di buon livello in NBA a uomo in grossa difficoltà: la sconsolante parabola di Ben Gordon che deve svoltare al più presto.

Ben Gordon è un nome noto a tutti gli amanti della pallacanestro americana della seconda metà degli anni duemila.
Campione NCAA nel 2004 con UCONN, Gordon ha mostrato tutto il suo talento soprattutto offensivo in undici stagioni di NBA con le maglie di Bulls, Pistons, Bobcats e Magic diventando il primo rookie a vincere il premio di sesto uomo dell’anno nel 2004/05. Una stagione dove il suo apporto fu importante per guidare i Chicago Bulls ai primi playoff dell’era post-Jordan.

Una buona carriera con oltre 11mila punti segnati senza l’acuto più importante, l’anello NBA, seguita però da un tragico capitolo extrasportivo che l’ha portato in una spirale dalla quale non riesce a uscirne. Arresti, problemi con la legge, accuse di rapina e persino un ordine restrittivo nei confronti del figlio.

Un declino repentino che lo scorso ottobre si è arricchito di un nuovo triste capitolo.
Ben Gordon è stato arrestato all’aeroporto di New York per percosse ripetute ai danni del figlio Elijah di soli dieci anni che hanno richiesto addirittura un ricovero ospedaliero per il giovanissimo.
L’accusa ai danni dell’ex giocatore dei Bulls parla di pugni ripetuti sul volto del figlio dopo che quest’ultimo aveva lasciato cadere a terra un libro.
Non solo, Gordon ha resistito all’arresto provocando ferite ai due agenti che l’hanno ammanettato.
Ma non è tutto: agli inizi dello scorso novembre arriva il secondo arresto nel giro di un mese per Gordon, reo di aver picchiato due guardie fuori da un Mcdonald’s.

L’ennesima follia di un uomo in evidente stato di difficoltà che non riesce a dare un nuovo senso alla sua vita.
Arrivato alla soglia dei quarant’anni Gordon deve risistemare le tessere della sua esistenza e tornare sulla retta via.
Un qualcosa di importante per il proprio futuro che diventerebbe il canestro più bello mai realizzato da Ben Gordon.

Stefano Villa-contg.news