Venerdì 25 novembre nel salone polivalente “Sport Folclore” di Benna si è tenuto il gioco Per un pugno di libri, organizzato dalla biblioteche civiche di Benna e di Verrone; per la sfida si è usato il libro di Francesco Casolo La salita dei giganti. La saga dei Menabrea, pubblicato da Feltrinelli.

A sfidarsi sono state due squadre, ciascuna delle quali composta da sette giocatori: a rappresentare Verrone c’era la squadra mista I 7 luppoli, mentre a rappresentare Benna c’era la squadra totalmente femminile Le magnifiche 7. La vittoria è andata alla squadra di Verrone.








Ma anche il pubblico (accorso in buona, anche se non stratosferica, quantità) è stato coinvolto, in quanto alcuni giochi erano espressamente rivolti agli spettatori; il meccanismo era piuttosto semplice: quando una persona del pubblico riteneva di sapere la risposta, si prenotava alzandosi in piedi e, nel caso la risposta fosse esatta, riceveva in premio due lattine di birra.

Naturalmente anche le due squadre sono state premiate: ai componenti di entrambe sono state date sei lattine di birra e a quelli dei 7 luppoli (la squadra vittoriosa) in aggiunta è stato consegnato un buono da spendere nell’acquisto di libri.

A questa serata è stato presente l’autore del libro, Francesco Casolo; durante la gara è stato membro della giuria e alla fine della serata si è reso disponibile a firmare le copie del libro e a rispondere alle curiosità dei presenti.

Ma non si può fare a meno di sottolineare il contributo offerto all’organizzazione del gioco dai volontari della biblioteca civica di Benna: Carla è stata la conduttrice, Giovanni e Barbara hanno segnato i punti (rispettivamente su una lavagnetta e su un quaderno), mentre Michel quando occorreva ha portato ai tavoli dei giocatori le buste con i quesiti e ha consegnato agli spettatori le lattine delle quali si è parlato in precedenza. Carla ha svolto il proprio ruolo con grande abilità e ancor più grande simpatia: abilità perché ha letto i brani con partecipazione e con il tono adeguato a ciò che leggeva, in modo da creare ogni volta l’atmosfera necessaria al brano in questione (in parole povere, non sembrava che leggesse l’elenco telefonico!); simpatia perché ha fatto un tifo tanto partigiano quanto divertente per la squadra di Benna e in questo modo ha infuso allegria a tutti, compresi i membri della squadra di Verrone.

In conclusione si sottolinea che le squadre, quando occorreva prenotarsi, non hanno utilizzato chissà quali dispositivi tecnologici 2.0, bensì due pupazzetti di gomma che suonano se vengono schiacciati, che Carla si è fatta prestare dai suoi cani…
Michel Camillo
