In questa Domenica siamo invitati a meditare sul tema della risurrezione, Gesù arriva a Gerusalemme, nella città Santa ed incontra le autorità religiose di Israele.
La questione della discussione riguarda la risurrezione, i Sadducei, sacerdoti del tempio di Gerusalemme erano conservatori ed accettavano come testo rivelato solo la Torah, la legge di Mosè, rifiutavano i profeti e altri e non accettavano alcune correnti teologiche come quella relativa alla risurrezione, i Farisei criticati da Gesù per la loro osservanza formale credevano invece nella resurrezione.
Nella discussione con Gesù per fondare la loro convinzione presentano un caso immaginario, una donna con sette mariti, tutto è fatto secondo la legge di Mosè, i sette fratelli hanno sposato
la stessa donna, ma come è possibile allora si domandano i Sadducei che alla risurrezione questa donna abbia sette mariti? Questo prova che la risurrezione è impossibile.
Gesù facendo riferimento a Mosè dice:« Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice:“ Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di
Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
I sadducei osservanti della purità rituale, aborrivano dai cadaveri, mettere il nome di Dio insieme a quello di tre morti è assurdo, la realtà della risurrezione ci dice Gesù si legge già nel Pentateuco, Dio è il Dio dei vivi non dei morti, anche se hanno finito la loro vita terrena sono
vivi e Dio è in relazione con loro.
La risurrezione è una nuova creazione , una novità assoluta, si tratta di fidarci del Signore e della sua creatività, tutta la nostra storia sarà riscattata e trasfigurata, saremo santi nelle
relazioni, al di là delle nostre conoscenze terrene.
La risurrezione è uno dei punti forti del nostro “credo” che ci distingue da tanti uomini e da tante altre religioni, donandoci la speranza della vita eterna per partecipare, con tanti nostri
fratelli e sorelle, alla vita eterna, al Paradiso di Dio.
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