“Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero;la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace”.
È importante che viviamo il rapporto con i defunti nella verità della fede, guardando alla morte e all’aldilà nella luce della rivelazione.
Le parole tratte dal libro della sapienza sono ricche di speranza, per coloro che hanno vissuto nell’amore di Dio, la morte è un passaggio caratterizzato dall’abbraccio di Dio.
È l’incontro personale con lui per vivere presso di lui nell’amore, nella gioia della sua amicizia.
Oggi siamo invitatati a riflettere sulla nostra fede fondata nella speranza della
risurrezione di Gesù, il Signore dice a ciascuno di noi: “Sono risorto e sono sempre con te sei sorretto dalla mia mano”Ovunque siamo, siamo sorretti dalle sue mani che ci accompagnano nel cammino della vita e nel momento della morte lui è li, l’unico che può accompagnarci in questo passaggio alla vita eterna.
La speranza cristiana non è qualcosa di individuale, la nostra fede non è privata, ma si apre alla comunione, nel cammino della vita non siamo soli, la nostra vita è legata anche a quella degli altri, il bene e il male commesso da ciascuno tocca anche l’altro, così la preghiera che noi facciamo per i nostri cari defunti può aiutarli nella loro purificazione dopo la morte, oggi siamo invitati a ricordare in modo particolare anche quelle anime dimenticate, a sostare in preghiera al cimitero, come ci ricorda Sant’ Agostino: “Una lacrima per i defunti evapora, un fiore appassisce, una preghiera arriva dritta al cuore di Dio”.
