L’opinione sportiva: ALLE ORIGINI DI VICTOR WEMBANYAMA, IL NUOVO “CHOSEN ONE”

Il lungo dei Mets 92 sarà con ogni probabilità la prima scelta assoluta del prossimo draft NBA, un giocatore che può segnare una generazione.

“Ha il fisico di Durant, il tiro di Porzingis e difende come Gobert: impressionante” con queste parole Nicolas Batum ha riassunto il nuovo predestinato della NBA. Si tratta di Victor Wembanyama, la sicura prima scelta assoluta del draft NBA 2023.

Un cognome difficile da pronunciare ma che ben presto tutti conosceremo molto bene, la stessa parabola compiuta da Giannis Antetokounmpo.
E proprio come il greco di origine nigeriana dei Milwaukee Bucks Wembanyama è un qualcosa che non si è mai visto prima: 224 centimetri di altezza, oltre 2 metri e mezzo di apertura alare e una capacità tecnica e fisica di ricoprire i cinque ruoli insensata per un uomo di queste dimensioni.
Nel basket del 2022, dove la divisione classica dei ruoli non esiste più, questo è fondamentale per incidere nella lega professionistica americana.

Un giocatore che già da diversi anni è sui radar di molte franchigie che l’hanno visto esordire a Nanterre nel campionato francese e in Eurocup. L’impatto che ha avuto è stato semplicemente senza precedenti, da giocatore totale capace di impostare, segnare in fade-away e dalla lunga distanza, servire i compagni e stoppare, tutto con una facilità quasi irrisoria, un adulto in mezzo ai bambini. Uno di quei giocatori che arrivano una volta ogni trent’anni e che segnano la loro generazione.

L’unico punto di domanda è legato al suo fisico esile (meno di 100 kg) che con il calendario NBA potrebbe portare a infortuni da stress e problemi ai piedi.
Dovrà essere costante nel lavoro in palestra per aumentare la propria massa muscolare riducendo al minimo il rischio di problemi fisici che hanno limitato la carriera di tanti prospetti prima di lui, ultimo in ordine di tempo Chet Holmgrem di OKC, la seconda scelta dell’ultimo draft out per tutta la stagione per un problema al piede.

Dopo l’esperienza all’Asvel, a sorpresa Wembanyama si è trasferito quest’estate a Parigi per indossare la maglia dei Metropolitan 92 dove ha avuto la possibilità di sfidare in due partite a Las Vegas il Team Ignite, la squadra di G-League che prepara i migliori giovani prospetti di tutto il mondo. Risultato? 37 punti con 7 triple e 5 stoppate nel primo incontro, 36 punti, 11 rimbalzi e 4 assist nella seconda. Prestazioni da all-around.

Mai come quest’anno ci sarà un tanking spietato tra quelle squadre che sono in ricostruzione, una lotta a perdere per aumentare le speranze di avere la pick numero uno e scegliere questo francese di origini congolesi nato il 4 gennaio 2004.
Toccherà al commissioner Adam Silver vigilare sulla regolarità della stagione, perché il rischio di falsare il cammino di diverse squadre è reale. Era dal celebre draft 2003 che non si respirava un attesa del genere, il draft del Prescelto LeBron James che di Wembanyama ha detto: “È un alieno, sarà un talento generazionale”.

Per capire l’impatto che ha già oggi sulla Lega una notizia recente: L’NBA League Pass 22/23 trasmetterà tutte le gare dei Mettopolitans, un qualcosa mai fatto prima per una futura stella della lega professionistica americana.
La prima gara trasmessa negli States l’ha chiusa con 23 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate portando i suoi Metropolitans alla vittoria su Bourg dopo un tempo supplementare.

Anche la Nazionale francese lo attende con ansia: lui, Gobert e (potenzialmente) Embiid sono un trio che può portare la formazione transalpina a dominare nel mondo.
Ha ragione Batum: Victor Wembanyama è veramente qualcosa di impressionante, come spasmodica è l’attesa che abbiamo nel vederlo sui parquet della NBA.

Stefano Villa-Redazione