Sono già passati dieci anni dal record di Felix Baumgartner, un uomo che tra controversie, dispute e molti hater non smette di far parlare di sé.
Oggi l’opinione sportiva è incentrata su un record che inizia ad essere un po’ datato, ma che possiede il fascino dell’incredibile.
Sono già passati dieci anni da quando il paracadutista austriaco Felix Baumgartner si lanciò nel vuoto da oltre 39 chilometri, un’altezza raggiunta grazie a una capsula di elio che gli ha permesso di lanciarsi nel vuoto arrivando a superare la velocità del suono, semplicemente insensato.
Era il 14 ottobre 2012 quando Baumgartner riuscì in questa impresa seguita in tutto il mondo da milioni di persone e da quasi il 60% dell’intera popolazione austriaca davanti alla televisione, incollata allo schermo per seguire l’impresa del connazionale. Un record nel record.
Un’impresa straordinaria che ha una grande valenza anche dal punto di vista scientifico visto che i dati raccolti sono stati e saranno fondamentali per le prossime esplorazioni dello spazio, un luogo per molti versi ancora sconosciuto all’uomo.
A distanza di un decennio il recordman austriaco ha fatto spesso parlare di sé soprattutto per fatti non positivi: cause legali, colluttazioni e post social contro l’immigrazione, una controversia dietro l’altra che però non ha scalfito la grandezza di quel risultato che difficilmente potrà essere battuto e che oggi va celebrato come allora.
Stefano Villa-Redazione