a cura di Roberto Pareschi- collaboratore
Siamo di fronte a una delle grandi domande dell’umanità. Che cosa è la felicità. Lungi da me trovare una risposta. Mi limito a osservare che esiste una marcata differenza tra come ero felice io negli anni 70 e come oggi ci si sente felici. E aggiungo, anche se è fuori tema, di come erano felici i nostri nonni.
Ma cominciamo da … mio nonno. La sua felicità ? Avere un piccolo appezzamento di terreno tutto suo; osservare il riso crescere giorno dopo giorno e renderlo libero dalle erbacce infestanti. Dico davvero. Mio nonno era un uomo felice perché si accontentava di poco, anzi pochissimo.
Ho usato il verbo accontentarsi non a caso. Credo sia in ultima analisi ( perdonatemi se sono troppo semplicistico) il segreto della felicità.

Anche io mi accontentavo … di essere un buon studente; di essere tra i fortunati a potermi permettere una settimana di ferie. Di avere buoni voti a scuola prima e di avere un lavoro decoroso poi. Ero felice ? Direi di si.
Veniamo all’attualità. Un ragazzo dei nostri tempi è qualche volta felice ? Probabilmente quando si realizzano quelle casualità che dominano il nostro tempo. La squadra del cuore ha vinto lo scudetto. La propria auto è un modello potente e capace di suscitare invidia. E’ in programma una vacanza all’estero, in qualche isola sperduta dell’oceano.
Quindi meglio noi e peggio loro ?
Ma no. Ancora una volta entra in gioco il mondo dei valori che noi ex ragazzi degli anni 70’ e 80’ abbiamo costruito o che non abbiamo fatto nulla per bloccare.
La felicità è infatti un sentimento legato a doppia mandata con le cose della vita e con il comune sentire.

Noi ( e non i ragazzi di oggi) abbiamo lavorato a questo mondo per accrescere il c.d. benessere. Noi abbiamo pensato e realizzato auto sempre più belle e costose imponendole come modelli di potenza. Noi abbiamo concesso ai nostri figli ( e qui forse qualche attenuante c’è) tutto quello che non abbiamo mai potuto permetterci.
A questo punto potrei anche azzardare una definizione implicita di felicità. Valida oggi, ieri e l’altro ieri.
Avere la sensazione, bellissima e appagante, di avere conquistato lottando qualche cosa a cui teniamo.
Chi non prova questa bellissima sensazione non potrà mai essere felice.