#arte&storia#Michel Camillo presenta il fotografo e performer De Luca (videogallery)

di Michel Camillo-collaboratore & scrittore per contgnews

Il fotografo e performer Augusto De Luca è nato il 1 luglio 1955 a Napoli, figlio unico di un padre medico e di una madre casalinga. Dopo aver compiuto studi classici, Augusto si è laureato in giurisprudenza. Ha iniziato a fotografare nel 1977. La sua conoscenza di quell’arte è così approfondita che De Luca ha insegnato fotografia per dieci anni presso il Circolo Montecitorio della Camera dei Deputati.

Le fotografie di Augusto De Luca consentono raffronti non labili con la pittura; per tali foto alcuni esperti hanno parlato da una parte di lezione surrealista e dall’altra di influenza metafisica. De Luca utilizza diversi materiali fotografici; un’altra sua caratteristica è che lavora quasi sempre nella sua città natale o tuttalpiù nei dintorni di essa. Augusto De Luca ha ritratto numerosi personaggi celebri; ci limitiamo ad alcuni esempi: Luciano De Crescenzo, Renato Carosone, Renzo Arbore, Carla Fracci, Marisa Laurito, Giorgio Napolitano, Michele Santoro… Comunque il nostro artista, oltre a fotografie, realizza anche immagini pubblicitarie, copertine di dischi e libri fotografici. 

Nel 1995 De Luca espose le proprie opere presso la Camera dei Deputati, con la presentazione di Carlo Azeglio Ciampi e dell’onorevole Nilde Iotti, alla presenza di Giorgio Napolitano. 

Augusto De Luca, conosciuto anche come Cacciatore di Graffiti, è solito staccare dai muri e conservare le opere di street art a Napoli, allo scopo di salvaguardarle dalle intemperie e di dare voce agli artisti di strada. 

Per concludere, daremo uno sguardo al rapporto di De Luca con la religione, in quanto tale rapporto ci sembra degno di interesse. Nonostante i suoi genitori fossero entrambi cattolici praticanti, Augusto in passato andava sì in chiesa, ma per guardare le ragazzine… Naturalmente non capiva ciò che diceva il sacerdote. Ma a un certo punto della sua vita Augusto De Luca cadde in depressione: metà di lui desiderava vivere, l’altra metà desiderava farla finita. La sua prima reazione fu quella di leggere testi sulle filosofie orientali e frequentare i buddisti, ma ciò non servì a liberarlo dalla depressione. In seguito Augusto ritornò al cattolicesimo, grazie alla frequentazione del Cammino Neocatecumenale; in tal modo non solo è uscito dalla depressione, ma ha anche cambiato il suo approccio alla fotografia, come egli stesso dichiara: <Mentre prima mi interessava il successo a dispetto della creatività, dopo l’incontro con Gesù ho compreso che fotografare era un dono, un talento, un carisma che mi rende partecipe della creazione e della sua bellezza>.

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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