Ricominciati gli incontri del gruppo Be Muslims di Biella . Al centro i Modelli di vita della storia islamica.

Diversi sono stati i partecipanti che si sono posti in ascolto del dottor Zariate, medico biellese.

Sono ricominciati sabato gli impegni per il gruppo BeMuslims di Biella alla Moschea Assalam.

Si è discusso sui Modelli di Vita della Storia Islamica.

Come relatore ed ospite del gruppo biellese è stato il dottor Hamid Zariate che ha dibattuto con i presenti sull’importanza della Fede nel progresso scientifico dell’umanità e di come importanti teologi musulmani siano ritenuti i padri di molte discipline in fisica, astronomia,matematica,chimica, medicina,sociologia ecc..

Zariate ai nostri microfoni ha dichiarato:” La Fede non è assolutamente un freno all’evoluzione scientifica, in qualsiasi campo, anzi queste persone sono la dimostrazione di come è stata un propulsore per il miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo.”

Alcuni modelli islamici discussi

Khālid b. ʿAbd al-Malik al-Marwarrūdhī misurò nell’827 la circonferenza della Terra, ottenendo un risultato di 40,248 km (o, secondo altre fonti, di 41,436 km). Progettò uno dei primi esempi di paracadute.

Al-Asmāʾī (Bassora, 739-831)è considerato il primo scienziato musulmano a contribuire alla zoologia, alla botanica e
alla zootecnia.

Ibn al-Bannā al-Marrākushī (Marrakesh, 1256-1321) scrisse un gran numero di lavori, inclusi alcuni di algebra, un’introduzione agli Elementi di Euclide e varie opere sull’astronomia. Introdusse una notazione matematica per l’algebra e le frazioni.

Le basi teoriche matematiche furono gettate dall’astronomo mandeo Muḥammad ibn Jābir al-Ḥarrānī alBattānī (Albatenius nelle fonti latine) nel suo trattato Kitāb al-zīj (c. 920 d.C.), che fu tradotto in latino da Plato Tiburtinus (De Motu Stellarum). Il più antico astrolabio in nostro possesso è datato 315 del Calendario islamico (ossia 927–28). Nel mondo islamico, astrolabi furono fabbricati per calcolare il tempo dell’alba o del tramonto delle cosiddette “stelle fisse”, al fine di poter eseguire
appropriatamente le preghiere canoniche della giornata. Nel X secolo, al-Sufi fu il primo a descrivere
più di 1000 differenti usi dell’astrolabio: astronomia, astrologia, navigazione, mappatura, calcolo del tempo, momenti di elezione della ṣalāt (awqāt), individuazione della corretta qibla, e altro ancora.Gli astrolabi furono introdotti nell’Europa latina nell’XI secolo, grazie al contatto con i regni musulmani della penisola iberica. A partire dal XIII secolo si svilupparono delle scuole regionali di costruzione degli astrolabi anche in Europa, e nel XVI secolo gli astrolabi più avanzati tecnologicamente furono quelli
prodotti in Europa, piuttosto che quelli prodotti nei paesi islamici. Nel XVII secolo gli europei iniziarono ad abbandonare gli astrolabi, preferendo sviluppare strumenti come il telescopio, mentre nei paesi musulmani si continuarono a produrre astrolabi fino al XIX secolo, malgrado la stagnazione tecnologica e scientifica di questo strumento.

Al-Jazari fu uno dei più grandi ingegneri meccanici della storia. Si rese autore di 60 invenzioni nel suo libro alJāmiʿ
bayna al-ʿilm wa l-amal al-nafiʿ fī sināʿāt al-hiyal. Tra le sue invenzioni ci furono l’albero a gomiti, la serratura a combinazione, il meccanismo del pistone alternato, l’orologio meccanico a contrappesi e il primo disegno registrato di un robot umanoide programmabile.ospedale alimentato fino al 1970 tramite i suoi progetti, LA BIELLA miglior invenzione dopo la ruota, si pensava che fosse stato inventato
in occidente intorno al 1500, primo orologio preciso al minuto.

Nana Asma’u (Nigeria, 1793-1864)
Nana era una principessa, poeta e insegnante. Lei parlava correntemente
arabo, Fulfulde, Hausa e Tamacheq ed era esperta in classici in arabo, greco
e latino. Nel 1830, ha formato un gruppo di insegnanti di sesso femminile
che hanno viaggiato in tutta la regione per educare le donne nelle regioni
povere e rurali. Con la ripubblicazione delle sue opere, che sottolineano
l’istruzione femminile, è diventata un punto di riferimento per le donne africane.

Redazione-c.s

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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