Oggi la Chiesa cattolica, molte Chiese protestanti e la Chiesa ortodossa celebrano la festività liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, anniversvario del ritrovamento della vera Croce da parte di sant’Elena (14 settembre 320), madre dell’imperatore Costantino, e della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione, Sant’Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che diventerà la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme. Bottino dei persiani nel 614, fu poi riportata trionfalmente nella Città Santa. San Francesco ha sempre avuto una particolare devozione per la croce di nostro Signore un po perché fu proprio da Gesù crocifisso (croce di san Damiano) che ricevette l’invito di “riparare la sua chiesa in rovina”, ed un po perché attraverso il legno della croce si è attuato il progetto di salvezza pensato da Dio per tutta l’umanità. Francesco pensava che guardando la croce sulla quale Cristo ha sofferto di sarebbe trovata la forza per portare le nostre croci quotidiane. Gesù in uno dei suoi interventi disse “chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua” . Questo perché Gesù sapeva che la nostra esistenza sarebbe stata coronata da sofferenze di varia natura, per cui ha dettato un invito ad accettarle, con lo scopo di ottenere la vita eterna. San Francesco che si definiva piccolino , già vivente in povertà e stenti, non ricusava ulteriori sofferenze perché sentiva che lo avvicinavano a Dio. Per cui carissimi cerchiamo di vivere i nostri momenti difficili con lo stesso vigore con cui viviamo quelli migliori, nella certezza che Dio accoglie tutto ciò che può offrire il nostro cuore. Pace e bene.

Elena Fornara-Redazione
