Eccoci amici. Ho scoperto ieri il Sacro Monte di Orta che sorge sulla collina che si trova al centro della penisola di Orta San Giulio, sulla riva orientale del Lago d’Orta. Con meravigliato stupore ho scoperto che vi risiede una comunità di frati francescani e che fu realizzato su emulazione del Sacro Monte di Varallo. Si differenzia da altri Sacri Monti, in quanto è l’unico interamente dedicato ad un santo. Infatti nelle 20 cappelle sono stati rappresentati episodi della vita e dei miracoli di San Francesco d’Assisi. Al che ne ho cercato la storia scoprendo che fu edificato in tre distinti periodi, tra il 1590 e il 1788. Nel 1583 la comunità ortese decise di erigere sulla “Selva” dove vi era la chiesa div san Nicolao, costruita probabilmente nel secolo IX dai monaci benedettini, un insieme di cappelle e un convento destinato ad accogliere i frati francescani cappuccini. La chiesa fu radicalmente trasformata tra il 1602 e il 1607 e dedicata anche lei a san Francesco. L’attuale struttura architettonica si ispira alla basilica inferiore di San Francesco d’Assisi. Sopra l’altare dal 1538 è presente una Pietà, la “Madre del Redentore”, di artista tedesco ignoto che gli studiosi datano tra i secoli X e XI. Annesso alla chiesa c’è il primitivo convento, abitato dai frati Cappuccini fino alla soppressione napoleonica del 1810. Dopo la prima soppressione il convento fu riscattato nel 1817 dal canonico Ferdinando Monti e fu da lui donato in usufrutto ai Minori Riformati, che lo abitarono fino alla seconda soppressione, nel 1866. Il convento da allora è proprietà privata; attualmente la fraternità francescana addetta al santuario abita alcuni locali sul lato nord-est della chiesa. Oltre ad essere un insieme di carattere religioso, è ben tenuto e si possono osservare statue e dipinti che lo adornano. Luogo anche di pace immerso nella natura da cui si godono splendidi panorami del lago. Lo consiglio amici. Pace e bene
