La figlia del filosofo Alexsander Dugin, considerato uno degli ideologhi del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, è stata uccisa in un attentato vicino a Mosca.
Darya Dugina stava guidando l’automobile del padre, quando essa, all’incirca sabato sera scorso, alle ore 21.00, si è incendiata dopo l’esplosione di una bomba nei pressi della cittadina di Bolshiye Vyazemy, a circa 20 chilometri da Mosca, e la polizia ha aggiunto che la bomba era probabilmente stata messa sull’auto.
È stata aperta un’indagine sull’omicidio.
Molto probabilmente gli attentatori avrebbero voluto sbarazzarsi del padre della vittima.
Ma quali possono essere gli scenari adesso e chi può essere stato l’autore del misfatto?
Le indagini sembrano vertere su due direzioni: gli autori dell’attentato dinamotardo potrebbero essere partigiani ucraini oppure oppositori interni russi.
Intanto le autorità russe e ucraine si lanciano reciproche accuse: “È un attentato di Stato”, attaccano da Mosca; “Non ci comportiamo come i russi”, replicano da Kiev.
La tensione in questo frangente non può dunque purtroppo far altro che aumentare.
Luca Dal Bon- redazione. ATTUALITÀ. Conflitto Russia-Ucraina.

