Fin dall’inizio, Israele ha ricevuto il supporto illimitato degli Stati Uniti, politicamente, finanziariamente, militarmente e diplomaticamente. La reazione ufficiale degli Stati Uniti all’assassinio della giornalista Sherine Abu Akleh non ha fatto eccezione. Questa posizione ha oscillato tra i tentativi di nascondere la verità su quanto accaduto e un semplice timido riferimento all’accusa di Israele.
La cittadinanza americana di Sherine non ha accompagnato l’amministrazione Biden a fare pressioni su Israele e a ritenerlo responsabile del suo omicidio, in un momento in cui la Casa Bianca ha adottato pienamente la versione israeliana del crimine.
