“Se giocate con il fuoco, rischiate di bruciarvi”.
La frase pronunciata dal presidente cinese Xi Jinping al presidente USA Joe Biden fotografa la situazione attuale dei rapporti tra Cina e Stati Uniti d’America.
La tensione è altissima dopo la visita ufficiale della speaker della Camera USA Nancy Pelosi a Taiwan.
La Cina ha giudicato come una provocazione inaccettabile questa situazione, visto che il piccolo territorio di Taipei è considerato come proprio dalla Cina continentale, e non può accettare che venga considerato come un territorio indipendente da una grande potenza occidentale.
Dalle parole si è passati ai fatti.
La Cina ha eseguito esercitazioni militari con lancio di missili sull’isola e minacciando l’invasione del piccolo territorio taiwanese.
È stato convocato l’ambasciatore cinese dal governo statunitense.
Appare francamente incomprensibile come si debba aprire anche il fronte cinese, proprio adesso che è in corso quello russo, a causa dell’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente russo Vladimir Putin.
Appare evidente che ci sia un tentativo, voluto o inconsapevole, di spingere Cina e Russia sempre più in un’alleanza salda ed inscindibile in funzione anti-americana ed anti-occidentale, ma questo fatto sancisce foschi presagi sul nostro tempo, e l’incubo della terza guerra mondiale appare sempre più vicino.
Luca Dal Bon- redazione. ATTUALITÀ. CRISI INTERNAZIONALE.


