articolo redatto da Vida Vialardi-scrittrice della redazione di contg.news-

Borgo situato in provincia di Lecce. Originariamente l’agglomerato di Galatina distava a due km da quel che è la città attuale; era dovuto alla necessità del popolo di difendersi dalle innumerevoli incursioni dei Pirati. Nella seconda metà del V secolo il borgo si chiuse in una cittadella e nel IX secolo subì un saccheggio da parte dei Saraceni, si riprese e si
espanse poi tra il 963 e il 973.
Il lungo periodo di dominio da parte dei Bizantini fu molto favorevole a Galatina, incrementando i traffici, il commercio e la cultura.


Un ulteriore ampliamento si deve alla famiglia Balzo che fece costruire la splendida Chiesa di Santa Caterina da Alessandria; tra il XV e il XVI secolo nel drammatico periodo di occupazione tra gli Aragonesi e il Viceregno degli Spagnoli di necessaria la costruzione di una seconda cinta muraria. Il 700 fu finalmente il secolo della sua espansione
edilizia, ristrutturazioni, si costruirono grandi palazzi e chiese, aumentò la lavorazione del cuoio, legata ad un fiorente allevamento del bestiame. Nel 1793 ricevette da Ferdinando IV di Borbone il Titolo di Città.


Il centro storico merita di essere visitato con attenzione: si nota una gamma di stili che si apre in un vasto arco dal 500 all’ 800 e le case sono quasi tutte a due piani. Molte delle residenze signorili modificarono l’organizzazione dell’impianto, dando origine a quel tipo di edificio che passò sotto il nome di Palazzo con corte centrale. La facciata dei palazzi si presentano con eleganti portali e balconi, come quadri di un museo all’aperto, le cui vie sono intese come un’unica architettura. Il palazzo più antico è Palazzo Gorgoni – Nizzo, ricco di sequenze architettoniche; Palazzo Tafuri, di stile barocco; Palazzo del Sedile risalente al XV secolo presenta una facciata con elementi decorativi rinascimentali;
Palazzo Ducale era in origine un castello e resistenza vescovile ed infine Palazzo Orsini, ora sede del Comune costruito a fine del XIV che era destinato inizialmente a funziona di ospedale .

La Basilica di Santa Caterina da Alessandria, dichiarata Monumento Nazionale nel 1870, è uno dei più bei monumenti di arte romanica e gotica in Italia. Fu edificata tra il 1369 e il 1391 per custodire la preziosa reliquia della Santa per volontà della famiglia Orsini del Balzo. La facciata è in stile romanico pugliese con una decorazione magnifica del
rosone centrale; l’interno a cinque navate maestoso nelle proporzioni alle pareti, volte ed affreschi pittorici la caratterizzano in ogni angolo. Adiacente si trova il Convento dei Frati Minori Francescani ricostruito tra il XVI e il XVII secolo sulla base già esistente del 400; la Chiesa Madre o dei Santi Pietro e Paolo costituita, ampliata e rifatta tra il 1355 e il 1664: tra stile barocco e classico, a tre navate e al suo interno riccamente decorato da opere ed affreschi raffiguranti episodi della vita dei due santi.


Nel campo culinario troviamo tipico piatti locali: “chiocciole o municeddhre” verdure selvatiche; la “ carne di cavallo alla pignata “ carne cucinata nelle tradizionali terrecotte; le “ cadde cadde” ovvero pagnottelle con ripieno di grano pestato e pizzaiola; dolci come “il pasticciotto” ,pasta frolla con al suo interno crema pasticcera e gli “africani”, biscotti con tuorlo d’uovo e zucchero. I vini locali sono Negroamaro, Malvasia e Chardonnay.
