Era nell’aria da tempo, ma negli ultimi tempi si è trattato di un vero e proprio assalto alla figura ormai mitologica del boomer.
Il boomer, un essere perverso, che ha in testa un solo pensiero ossessivo: godersi la vita e fregarsene di tutto e di tutti.
Ho sentito gente dire che noi abbiamo affamato la generazione dei nipoti.
Che non abbiamo mai saputo cosa significasse cercare un lavoro perché era il lavoro a venire a trovarci.
Che siamo cresciuti con stipendi faraonici.
Che non abbiamo mai dovuto faticare per ottenere quello che poi abbiamo ottenuto.
Che siamo dei maledetti privilegiati perché possiamo goderci la pensione ovviamente immeritata.
Che abbiamo fatto figli solo perché potevamo permetterceli. E potevamo permetterceli per la regioni che ho elencato qui sopra.
Che tristezza.
Si riesce a contrastare una sciocchezza. Ma riuscire a contrastare con argomentazioni valide ( e ce ne sarebbe) tutte queste sciocchezze messe insieme è davvero troppo.
Ripenso alla mia vita. A quello che ho fatto o che avrei potuto fare. E neppure un attimo ho la sensazione di essere stato un privilegiato.
Permettetemi solo due annotazioni. Non cerco approvazione e neppure vendetta. Alla mia età non me frega davvero nulla.
Solo due annotazioni, brevi, brevi.
Quando mi sono sposato sul mio conto c’erano diecimila lire ( 5 euro). Solo quelle.
Quando abbiamo concepito il nostro primo bambino, io e mia moglie neppure per un attimo ci siamo fermati a fare i c.d. “ conti della serva” per capire se potevamo permettercelo e a cosa avremmo rinunciato avendo un figlio da mantenere.
Lo abbiamo fatto.
Ma , ripeto, non mi interessa giustificarmi anche perché non ho nulla di cui giustificarmi.
Mi piacerebbe solamente trovare nei giovani più voglia di capire. Ed è ovvio che il mondo di oggi è diverso da quello di allora. Ma è troppo facile accusare ed autoassolversi per le storture di questo nostro mondo disastrato.
Ormai del mio vecchio mondo non è rimasto quasi nulla. Pochi appigli a cui ancora aggrapparmi.
Scoprire che ho sbagliato tutto e che sono un opportunista egoista che ha sempre e solo pensato a se stesso, affamando figli e nipoti, non aiuta certo a sopravvivere.
#boomerlife. LA SOLITUDINE DEL BOOMER di Roberto Pareschi
