#sport. Ritratti Sportivi di Stefano Villa: CLARENCE SEEDORF, VINCENTE NATO

Il centrocampista olandese ha legato il suo nome a squadre che hanno sempre lottato per i vertici europei, riuscendo molto spesso a trionfare. Ecco la storia di Clarence Seedorf.

Se aprite il dizionario per cercare la definizione di vincente è molto probabile che vi imbatterete nella fotografia di Clarence Seedorf, un vero e proprio vincente nato.

Nato in Suriname nel 1976, Seedorf è stato uno dei giocatori che ha saputo coniugare nel migliore dei modi forza fisica, tecnica sublime e leadership in campo e nello spogliatoio, doti che gli hanno permesso di avere una carriera lunga e costellata di successi nazionali e internazionali, compresa una vera e propria storia d’amore con la Champions League, trofeo che Seedorf ha sollevato quattro volte con tre squadre diverse (Ajax, Real Madrid e Milan due volte) risultando sempre decisivo per il successo finale.

Tutto inizia ad Amsterdam, all’Ajax, dove Seedorf debutta a soli sedici anni dimostrando subito carattere e personalità, unito a un talento veramente raro.
Diventa immediatamente una pedina fondamentale per il centrocampo dei Lancieri attirando su di sé le attenzioni di tanti grandi club europei.
Nell’estate del 1995 lo acquista la Sampdoria, quando ancora il calcio italiano era il più ambito a livello mondiale, ma in blucerchiato resterà una sola stagione.

Quando ti chiama il Real Madrid è impossibile dire di no e così nel 1996, a vent’anni appena compiuti, Seedorf indossa la maglia un tempo di Puskas e Di Stefano.
Clarence è ormai uno dei giocatori più interessanti del panorama internazionale e la sua bacheca si riempie di coppe.

Nel 1999 torna in Italia e arriva a Milano, sponda Inter, dove mette in mostra tutto il suo talento e la capacità di trovare la via del gol da distanze siderali. È ancora negli occhi di tutti il siluro che si infila alla spalle di Buffon in un Inter-Juventus terminato 2-2 nel 2002.
Nel 2002 varca il Naviglio in cambio di Francesco Coco, uno degli scambi più scellerati nella storia del mercato italiano che ha segnato la storia del calcio milanese di quel periodo.

Con i rossoneri inizia un periodo semplicemente irripetibile durato dieci anni dove vince tutto e ripetutamente. È il grande Milan di Carlo Ancelotti in panchina e delle stelle in campo tra cui Seedorf che molto spesso è l’uomo delle grandi serate, quelle dove bisogna tirare fuori l’abito delle grandi occasioni per fare la differenza.

Una volta conclusa nel gennaio 2014 l’esperienza in Brasile con il Botafogo, dove vince il campionato carioca, l’olandese ha provato la carriera in panchina iniziando proprio dal Milan, la squadra a cui è rimasto più legato. I risultati tuttavia non sono stati gli stessi perché il periodo storico che stava attraversando il Diavolo era ben diverso da quello che ha visto Seedorf grande protagonista in campo e dopo pochi mesi viene esonerato per far posto a Pippo Inzaghi, suo compagno di mille vittorie.

Le successive esperienze sulle panchine di Shenzhen, Deportivo La Coruña e Camerun non hanno portato in dote risultati positivi.
Nel giorno del suo 47esimo compleanno l’augurio che possiamo fare a Clarence Seedorf è di trovare presto un nuovo progetto tecnico che gli consenta di mettere in mostra le sue idee tattiche: il tempo è dalla sua parte.

Stefano Villa-contg.news

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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