Entrambi simboli della franchigia di Salt Lake City, i due non sono riusciti a portare nello Utah il titolo NBA, ma il loro binomio è entrato nella leggenda.
San Valentino è la festa delle coppie e nell’opinione sportiva di oggi analizziamo una delle coppie più romantiche e iconiche della storia NBA.
Il primo un bianco dal sangue freddo con un fisico da impiegato di banca e due mani pittoriche, l’altro un omone di colore della Louisiana dal fisico roccioso soprannominato “il Postino” per la facilità con cui recapitava i palloni nel canestro.
Possono esistere due tipi più diversi tra loro?
Stiamo parlando di John Stockton e Karl Malone, per oltre quindici anni l’asse portante degli Utah Jazz di coach Jerry Sloan, un genio assoluto della panchina che meriterebbe un approfondimento a parte.
Una coppia straordinaria che è andata due volte a un solo passo dal vincere l’anello NBA e che si è scontrata contro uno scoglio troppo alto per chiunque: i Chicago Bulls di Jordan, Pippen e Rodman.
Per la verità, Utah è da sempre una franchigia che aspetta il suo posto al sole, ma finora è stata un’infinita attesa che non sembra avere fine.
Prima del dominio Bulls, la NBA è stata controllata dai Lakers di Magic, dai Celtics di Bird e dai Pistons di Isiah, per John e Karl la sala d’attesa è sempre stata il luogo da cui cercare di uscire invano.
Eppure il talento dei roster di quegli anni di Utah avrebbe meritato almeno un anello, ma contro i Bulls degli anni ’90, e i Rockets di Olajuwon quando MJ si dedicò al baseball, non ci poteva essere partita.
La forza di quei Jazz guidati dalla coppia meno ordinaria di sempre è stata quella di non arrendersi alle sconfitte, continuando a provarci con una volontà ferrea.
Nel 1992 Stockton e Malone hanno fatto parte del Dream Team che ha dominato le Olimpiadi di Barcellona ’92, la squadra che ha trasformato per sempre la storia della pallacanestro che da quel momento in avanti è diventato un fenomeno globale. Un contributo importante il loro in una squadra imbarazzante, nel senso positivo del termine, per la quantità di talento presente nel suo roster.
Da qui sorge spontanea una domanda forse un po’ provocatoria, ma con molti argomenti a suo favore: Stockton-Malone è la coppia più forte di sempre ad aver messo piede su un parquet della NBA?
Difficile dare una risposta definitiva a questo quesito, ma un dato inconfutabile c’è: nessun’altra coppia nella storia della NBA ha dominato le scene per quasi vent’anni come hanno fatto loro due, i pick and roll giocati da loro avevano un gusto diverso.
Per continuità dimostrata e talento sono certamente nell’élite della National Basketball Association, anche senza il Larry O’Brien Trophy che sarebbe stato la ciliegina sulla torta.
Luciano Ligabue canta: “Non è tempo per noi, e forse non lo sarà mai”, una canzone che calza a pennello con la storia di questi due fuoriclasse, ma gli Utah Jazz di John Stockton e Karl Malone hanno segnato un’epoca irripetibile.
E tanto basta per definirli, probabilmente, il duo più completo della storia NBA.
Stefano Villa-contg.news
