Oggi è una giornata bella ed importante per la lotta alla mafia.
Il “superlatitante” boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato.
La sua latitanza è durata 30 anni, essendosi reso irreperibile nel 1993.
Era l’ultimo “boss delle stragi” ancora rimasto in libertà.
Avendo 60 anni, possiamo dire che ha passato da uomo libero metà della sua vita che avrebbe ragionevolmente dovuto passare in carcere.
Il particolare piuttosto beffardo di questa cattura inoltre è che il boss mafioso si trovava in una clinica privata a Palermo, e non fuori dell’Italia in un luogo sperduto.
Si può dunque ragionevolmente esultare per un arresto, che ricorda molto nei modi e nei tempi quello di Bernardo Provenzano?
Sicuramente oggi la nostra Italia è un pochino più libera e più sicura, però l’altro lato della medaglia è che ci sono voluti 30 anni per renderla tale, con un arresto che profuma tanto di autoconsegna alle forze dell’ordine.
Luca Dal Bon-redazione. ATTUALITÀ.
