Le crociate, un fenomeno complesso e multiforme di Giulio Pavignano

Davvero le crociate sono state solo una manifestazione di fanatismo religioso? Senza voler trovare pretestuose giustificazioni alla Chiesa dell’epoca, va obiettivamente detto che le crociate sono state una realtà complessa ed articolata, alla cui origine sono individuabili cause assai diverse.

La prima è il desiderio di riconquistare i Luoghi Santi: la guerra contro gli islamici che occupavano, suprema offesa per la cristianità, il Sepolcro di Cristo spinse individui d’ogni regione e d’ogni ceto sociale a offrire la propria vita per quella che, ai loro occhi, era la più giusta delle cause. In questo senso, non v’è dubbio che l’esaltazione religiosa vada annoverata tra le motivazioni.

La seconda è una motivazione squisitamente politica. Molti sovrani e nobili dell’epoca videro nella partecipazione alle crociate un’ottima vetrina per mettersi in luce e testimoniare la propria dedizione ai valori cristiani; i nobili cadetti (cioè non primogeniti, e quindi esclusi dalla successione feudale) partirono invece con la speranza di iniziare oltremare quella carriera politica e di potere che in Europa era loro negata. La terza causa, che si intreccia con il quadro politico appena descritto, è di natura che si potrebbe definire sociale: il papa e gli uomini di Chiesa in generale scorsero nella crociata una strada per l’allontanamento di tanti cavalieri prepotenti e turbolenti, che avrebbero così sostituito le ruberie e le prepotenze di cui spesso si rendevano responsabili con la milizia contro i nemici di Cristo. L’arruolamento per la Terra Santa diventava quindi, per così dire, una valvola di sfogo alla violenza che caratterizzava la società del tempo.

Un’ultima motivazione delle spedizioni crociate è invece legata all’economia. Per i mercanti e per le città dedite al commercio, come ad esempio quelle che noi chiamiamo Repubbliche marinare, la tentata riconquista dei Luoghi santi si trasformò in un’ottima occasione di guadagno, ricavato attraverso il trasporto delle armate via mare (soprattutto per Venezia); l’apertura di empori nelle città conquistate (dove arrivavano le merci dall’Oriente); la concessione di prestiti a nobili e condottieri bisognosi di fondi. Un’occasione di ricchezza che non guardava granchè agli aspetti mistici dell’impresa, ma al denaro che poteva affluire nelle casse… e che, va detto, arrivò copioso, sia in caso di vittoria che di sconfitta!

Per concludere: le crociate hanno avuto molti padri. Se l’esaltazione religiosa può essere stata uno di questi, non fu certo l’unico: perché la storia è spesso, o quasi sempre, assai più complessa e sfaccettata di come la maggior parte delle volte ci viene proposta.

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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