
Concludiamo con oggi la Domenica della Solennità di Cristo Re, l’anno liturgico, la liturgia ci invita a vivere questa solennità come punto che lo illumina, come vertice da cui risplende con maggiore luminosità la figura del Salvatore, alla fine di un percorso c’è il traguardo, qualcosa da celebrare. Questa festa è la celebrazione della potestà regale di Gesù, vero Dio e vero Uomo, Re dell’universo.
Il vangelo proclamato ci mostra l’ora della croce, Gesù crocifisso con i due ladroni, i capi e i soldati che deridono Gesù.
Per i capi il messia deve essere un vincente, chiedono a Gesù di far vedere la sua potenza: “ Ha salvato altri!” dimostraci ora che sei il Messia vincente!
I soldati parlano di potere: “Se tu sei Re liberati da questa croce!”.
Gesù non risponde, rimane in silenzio.
Uno dei due crocifissi con Gesù: “Non sei Tu il Cristo? Salva te stesso e noi !” è un uomo che soffre disperato, chiede di essere tirato fuori dalla croce. Ancora c’è il silenzio di Gesù.
L’altro compagno lo rimprovera, riconosce i suoi errori e la punizione è conseguenza degli sbagli fatti, vede in Gesù un innocente: “Gesù, Ricordati di me quando entrerai nel tuo Regno” La croce dove sta Gesù non è l’ultima parola, Gesù risponde: “In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso”.
Il paradiso è la relazione con LUI , Gesù non è il messia che toglie la croce, ma trasforma il dolore in un luogo della manifestazione del volto di Dio.
Guardiamo alla Croce, a questo trono in cui Gesù è appeso e domandiamoci:
Chi sei tu? È una domanda di fede.
Vivere la fede è vivere un cammino, una fede che non implica la scelta di mettersi in viaggio non è fede, la fede mette in cammino, spinge alla ricerca, una fede da conoscere ed approfondire, siamo chiamati a passare dalla FIDES QUAE fede creduta alla FIDES QUA fede vissuta.
Porsi la domanda chi sei, significa vivere questa dinamica di ricerca, a volte anche sudata, alimentata nell’impegno quotidiano, incarnata nel vissuto.
Cristo è Re della mia vita? Nella misura in cui mi lascio interpellare dalla sua Parola e presenza allora Lui potrà essere Re della mia vita!
Andrea Benedetto