L’opinione sportiva di Stefano Villa. MAURO ICARDI, IL TRISTE DECLINO DI UN CENTRAVANTI STRAORDINARIO


La parabola discendente di Mauro Icardi è l’ennesima triste storia di un campione che non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. Con una grossa aggravante…

Mauro Icardi non ha bisogno di presentazioni. Il suo nome è sulla bocca di tutti gli appassionati di calcio, anche se spesso per le ragioni sbagliate.

Il suo procuratore, nonché ora la sua ex moglie, Wanda Nara gli ha strappato un contratto faraonico con il PSG, ma lo ha anche sottoposto a una sovraesposizione mediatica eccessiva che ha avuto un grave impatto sulle sue prestazioni in campo. 23 gol in 64 partite nei tre anni francesi, non proprio quello che si aspettavano i tifosi e la dirigenza quando Icardi è arrivato nella città della Tour Eiffel.

Mister Christophe Galtier è arrivato sulla panchina parigina la scorsa estate ed è stato subito chiaro: per Icardi non c’è posto nel progetto. 

Un esubero estremamente costoso dato il suo ingaggio da 10 milioni di euro all’anno, che ha reso difficile ogni trattativa con chi crede ancora di poter dare una chance a un attaccante di talento ma in totale crisi d’identità. 

Ci ha provato il Monza senza successo, l’ha spuntata il Galatasaray con un prestito secco con ingaggio in ampia parte pagato dai francesi. 

E pensare che solo pochi anni fa Icardi era il capitano di una squadra importante come l’Inter, la punta di diamante della squadra milanese con ben 111 reti realizzate in 188 gare con la maglia nerazzurra, medie da far girare la testa. Con il trasferimento al PSG, però, la musica è cambiata, diventando una malinconica melodia, piatta e senza guizzi. 

I casi di talento straripante ma in parte inespresso sono infiniti: Cassano, Balotelli, Pato, Gourcuff, Adriano, Bojan, ma la lista potrebbe andare avanti a lungo. 

Tutti potenziali fuoriclasse che per tanti motivi non hanno rispettato le attese, e a questa lista possiamo ora aggiungere, tristemente, il nome del centravanti argentino.

Un attaccante letale in maglia interista che è diventato una palla al piede in terra parigina, prigioniero di un contratto milionario che ha fatto bene alle sue tasche ma è stato deleterio per il prosieguo della carriera.

‘Maurito’ poteva essere un centravanti sensazionale ma alcune scelte, a cominciare dal procuratore, gli hanno impedito di esprimere tutto il suo potenziale offensivo.

Ora al Galatasaray ha la possibilità di rimettersi in gioco in un campionato che, a dirla tutta, non è di altissimo livello. 

La speranza per chi ha apprezzato le sue letali qualità da rapace dell’area di rigore, tra cui chi sta scrivendo, è che la Turchia sia il trampolino di (ri)lancio per un futuro ancora importante. Dopo tutto l’età è dalla sua parte, anche se non può permettersi di sbagliare. 

La recente separazione da Wanda Nara potrebbe paradossalmente restituirgli la giusta tranquillità. Non è facile separarsi dalla madre dei propri figli, ma una minore esposizione mediatica per pensare solo al calcio giocato è quello che ci vuole in un momento come questo, decisivo per il suo futuro. 

Sarà uno dei più grandi “what if” di sempre? Solo il tempo potrà darci una risposta definitiva, ma quel che è certo è che Mauro Icardi sta rischiando seriamente di buttar via un talento cristallino. E questo è un grande peccato.

Stefano Villa-Redazione

Pubblicato da Emanuele Dondolin

Direttore Responsabile ed Editoriale di Contg.News Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblici

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