La mancata convocazione dello “Zar” da parte del CT De Giorgi rientra nel più classico ricambio generazionale, ma occhio a darlo per finito.

Ha fatto tanto rumore l’esclusione di Ivan Zaytsev dall’Italia che partecipa ai Mondiali maschili di pallavolo, iniziati proprio in queste ore.
Una notizia che ha fatto scalpore per il valore del giocatore coinvolto in questa scelta, l’anima della Nazionale Italiana nelle ultime manifestazioni continentali e non solo, il giocatore che più spesso ha tolto le castagne dal fuoco nei momenti di difficoltà.
Nella logica del ricambio generazionale iniziato dal CT Fefè De Giorgi il taglio del figlio d’arte nato a Spoleto ha una logica ben precisa.
Nella posizione dello “Zar” l’Italia può contare su giovani in rampa di lancio come Giulio Pinali e Yuri Romanò, entrambi classe 1997 e prospetti futuribili che da questa esperienza possono trarre grande giovamento.
Anche i problemi fisici che hanno colpito lo schiacciatore nell’ultima stagione possono essere uno dei motivi che hanno portato a questa scelta, ma Zaytsev sembrava essere l’unico reduce del gruppo storico a far parte del nuovo corso azzurro.
In molti pensano che siamo arrivati alla parte conclusiva della sua carriera, tanto da arrivare a definirlo “bollito” in numerosi commenti postati sui social, un’opinione molto discutibile e ingiusta per il valore dello sportivo in questione che continua a essere un giocatore di prima fascia.
Quel che è sicuro è che non può essere al suo picco di forma, in quanto il prossimo ottobre saranno 34 le candeline presenti sulla sua torta. Non poche, certamente, ma non abbastanza per considerarlo sul viale del tramonto, anche tenendo presente la fame e la voglia di rimanere sulla cresta dell’onda di Zaytsev che da sempre fa della forza di volontà uno dei suoi maggiori pregi.
Non sarà facile per i pur talentuosi talenti Azzurri prendere il suo posto, ma sarà compito di De Giorgi dar loro la possibilità di crescere e maturare con i giusti tempi, avendo anche il tempo di sbagliare.
Sarà strano seguire la nostra Nazionale e non vedere sul parquet Zaytsev e le sue giocate di estrema potenza ma è il normale ricambio dettato dal tempo, l’unico avversario che non può mai essere battuto da nessuno sportivo di qualsiasi disciplina.
E comunque la Lube Civitanova è ben felice di poterlo ancora avere con sé per raggiungere i risultati prefissati.
Come dar loro torto…
Stefano Villa-giornalista per contg.news