Per me è Sì
Faccio una premessa, chi scrive questo articolo non è il classico buonista che dice di accogliere tutti. Tale affermazione è tanto bella quanto impossibile e non vi è ipocrisia più grande di coloro che fanno venire persone in Italia per poi stiparli in centri di accoglienza che tendenzialmente non sono proprio dei centri benessere. Inoltre, un’immigrazione incontrollata, può portare insofferenza tra i locali e i nuovi arrivati soprattutto quando gli arrivi sono numerosi e circoscritti in un piccolo lasso di tempo. La gestione dell’immigrazione è assai complessa e non tutte le ONG operano in trasparenza. Non ci sono soluzioni facili e chi le ha, sia da una parte che dall’altra, semplicemente mente. Il mio motto rimane sempre quello di Benedetto XVI “Nel contesto socio-politico attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare,va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra”.
Fatta questa doverosa premessa in questi giorni si è diffuso un video di Giorgia Meloni in cui sostanzialmente la stessa dichiarava che l’Italia avrebbe dovuto almeno far arrivare immigrati simili alla nostra cultura cattolica, prendendo ad esempio i venezuelani che in questi anni non se la stanno passando proprio benissimo. Orbene credo che un venezuelano costretto a emigrare, prima di arrivare in Italia, tenterà magari una destinazione più vicina e comoda. Gli immigrati dall’Africa arrivano in Italia perché il nostro è uno dei primi Paesi raggiungibili e temo che non esistano gommoni capaci di attraversare un Oceano. Se dei disperati si trovano in mezzo al mare con un ferrovecchio in procinto di affondare, quei disperati vanno salvati siano essi musulmani, buddisti, cattolici atei etc. Altra considerazione che mi viene in mente e che gli immigrati provenienti dall’Africa che arrivano in Italia molto spesso sono cattolici come noi. Comunque già mi vedo le commissioni di giudici in stile “Italia’s got Talent” nominate dal nuovo Governo che interrogheranno gli immigrati facendo loro recitare le nostre preghiere più conosciute, chiedendo loro come si cucina la carbonara e guai a coloro che mettono l’ananas sulla pizza. Ecco in questo ultimo caso forse anche io non vorrei delle brutte persone capaci di tanto nel mio Paese.
