Il quotidiano israeliano Haaretz ha descritto la recente operazione militare a Gaza come un catastrofico fallimento della politica israeliana nella Striscia, denunciando la ripetizione di queste operazioni militari e la conseguente interruzione della vita quotidiana degli israeliani e trasformando la vita dei palestinesi a Gaza in un incubo costante.
Per fermare questa “marcia della follia”, il quotidiano, nel suo editoriale di oggi, ha esortato Israele a cambiare completamente bussola, sottolineando che deve, in primo luogo, promuovere la ricostruzione di Gaza e rilasciare più permessi per portare materiali da costruzione e altro merci nella Striscia, per migliorare la situazione economica e dei civili a Gaza, poiché questo è un “interesse israeliano di primo grado”.
Haaretz ha visto che una buona opzione, per Israele per cambiare la sua strategia a Gaza, potrebbe essere quella di adottare il piano in due fasi proposto da Yair Lapid, che era ministro degli Esteri nel settembre 2021 e ora è primo ministro, che ha definito “l’economia per piano di sicurezza”.
La prima fase riguarda la ricostruzione umanitaria, in base alla quale Israele permette a Gaza di riabilitare il suo sistema elettrico, collegarlo ai gasdotti, costruire impianti di desalinizzazione e migliorare il suo sistema sanitario in cambio di una calma a lungo termine.
Per quanto riguarda la seconda fase, è andata oltre, e ha chiesto la costruzione di un’isola artificiale al largo della Striscia su cui costruire un porto marittimo, oltre a incoraggiare gli investimenti internazionali e progetti economici congiunti a cui partecipano Israele, Egitto e Autorità Palestinese.
Haaretz ha concluso dicendo che questa è un’occasione d’oro per il primo ministro per tracciare un corso completamente nuovo nelle relazioni di Israele con Gaza e per infondere speranza tra molti israeliani e molti abitanti di Gaza che sono stanchi del ciclo “brutale” della violenza
Fonte Aljazeera News
