L’opinione sportiva di Stefano Villa: HA VINTO LA SQUADRA PIÙ FORTE E CHE GIOCA MEGLIO

Diamo i voti alle squadre di Serie A per la stagione appena conclusa con la straordinaria vittoria dell’Inter di Simone Inzaghi.

Inter 10 e lode

Miglior attacco, miglior difesa, campionato vinto con cinque giornate d’anticipo in un derby in “trasferta” per metterei sul petto la Seconda Stella: la stagione dell’Inter è stata perfetta.
I numeri non sempre dicono tutto, ma in questo caso ci fanno capire l’assoluto predominio della squadra di Simone Inzaghi in questo campionato.
Miglior attacco, miglior difesa, miglior percentuale di porte inviolate e il capocannoniere del torneo: serve veramente aggiungere qualcosa?
Semplicemente straordinari.

Milan 7

Un’annata positiva per gli uomini di Pioli che hanno tenuto una media punti in linea con quella dell’ultimo Scudetto, purtroppo per loro l’Inter è stata decisamente superiore. Il futuro sarà con una nuova guida tecnica e tante novità.

Juventus 6,5

Poteva essere una stagione decisamente migliore per i bianconeri che potevano contare su una rosa con il monte ingaggi più alto della Serie A e sull’enorme vantaggio fisico di non avere competizioni europee. Invece dopo una prima parte di stagione a ritmo con l’Inter le certezze si sono sciolte come neve al sole: l’Allegri Bis si chiude a due giornate dalla fine con pochi successi e molte polemiche. Mezzo punto in più per la Coppa Italia messa in bacheca.

Atalanta 8

La stagione dei bergamaschi è ovviamente da 10 dopo la vittoria in Europa League, la sublimazione di una delle più belle realtà del nostro calcio, una società che unisce risultati e conti in ordine.
Anche quest’anno la banda di Gasperini ha disputato un campionato importante rilanciando alcuni giocatori (Scamacca e De Ketelaere i casi più eclatanti) e valorizzando gli elementi del vivaio.
Un modello da seguire ed imitare.

Bologna 9

Dopo l’Inter è la squadra che ha espresso il calcio migliore, un mix di giovani in rampa di lancio ed elementi di esperienza amalgamati al meglio da Thiago Motta. Lottare per la qualificazione in Champions League era qualcosa di totalmente impronosticabile a inizio stagione, ma ampiamente meritato per quanto si è visto.

Roma 7

Una prima parte di stagione complicata che ha portato all’esonero di Mourinho. L’arrivo di Daniele De Rossi, che si è guadagnato sul campo la conferma, ha dato nuova linfa a tutto l’ambiente giallorosso che da gennaio ha ripreso a correre concludendo in zona europea.

Lazio 5,5

Voto negativo per i biancocelesti che non sono riusciti a ripetere il secondo posto del 2022/23 e sono sprofondati fin da subito lontani dalla zona Champions. Le spaccature all’interno dello spogliatoio hanno portato alle dimissioni di Maurizio Sarri, un gesto molto raro di questi tempi e che merita di essere sottolineato.
Aver scelto Igor Tudor non solo come traghettatore può essere la mossa vincente per il futuro.

Fiorentina 7

La società di Rocco Comisso ha vissuto una stagione intensa con momenti difficili, su tutti la scomparsa improvvisa di Joe Barone, e altri di grande esaltazione. Mister Italiano ha raggiunto la qualificazione europea e tanto basta per quest’anno.

Torino 6,5

Un voto che poteva essere molto più alto se fosse arrivata la qualificazione europea, ma i granata sono vittime da anni di una “maledizione” che li porta ad inciampare sul più bello.
L’ormai certa partenza di mister Juric farà ripartire tutto da capo: vedremo se il suo sostituto riuscirà a riportare il Toro dove la sua storia impone.

Napoli 4,5

La stagione dei partenopei può essere presa ad esempio negativo per quanto riguarda la difesa del titolo: l’inizio con Rudi Garcia (con il senno di poi il tecnico che ha fatto meglio sulla panchina azzurra quest’anno), l’intermezzo con Mazzarri e il finale complicato con Calzona. Evidentemente la magia portata da Luciano Spalletti è svanita subito dopo il suo addio.

Genoa 6,5

Sufficienza piena per la squadra di Alberto Gilardino. Il tecnico biellese è riuscito a valorizzare tanti giocatori (Gudmunsson, Retegui, Dragusin, Frendrup) mantenendo alto il livello di competitività e riuscendo a fermare diverse big. L’anno prossimo il Grifone può puntare al salto di qualità.

Monza 7

Secondo anno in Serie A e seconda salvezza tranquilla per i brianzoli. Mister Palladino ha costruito un giocattolo che funziona a meraviglia e diverte gli spettatori. Il futuro appare roseo nonostante il cambio societario in vista.

Verona 7,5

Aver lottato fino alla fine per la salvezza nonostante la rivoluzione nel mercato invernale è la più grande impresa della stagione. Onore a mister Baroni, al suo staff e ai giocatori che hanno dato tutto quello che avevano.

Lecce 6,5

I giallorossi salentini hanno vissuto una stagione sulle montagne russe con D’Aversa, tecnico che non merita di essere ricordato solo per il brutto episodio con Henry che ha portato al suo esonero. L’arrivo di Gotti ha dato tranquillità ad una squadra entrata nel panico più totale e che con il nuovo tecnico ha raggiunto la salvezza.

Cagliari 6,5

Dopo la promozione arrivata all’ultimo minuto dei playoff i sardi hanno vissuto una stagione difficile nei bassifondi, ma alla fine Ranieri ha raggiunto il risultato e poi ha salutato il calcio. Una storia a lieto fine.

Empoli 6

I toscani hanno cambiato varie volte le carte in tavola nel corso dell’anno trovando con Nicola un po’ di continuità e la salvezza nel recupero dell’ultima partita. Fosse arrivato prima…

Udinese 6

Stagione complicata per i bianconeri friulani che sono dovuti ricorrere a un doppio cambio di allenatore. Alla fine, nonostante le mille difficoltà, la Serie A è salva ma serve un cambio di marcia repentino per il futuro.

Frosinone 5

Campionato dai due volti per i ciociari che hanno disputato un grande girone d’andata. Nel ritorno la proposta di calcio è rimasta di buon livello, ma la squadra di Di Francesco è entrata in una spirale negativa di risultati che ha portato alla retrocessione all’ultimo secondo dell’ultima gara. Comunque non è tutto da buttare.

Sassuolo 4

La più grande delusione della stagione. Una squadra che ci aveva abituato a grandi risultati e a valorizzare i calciatori non ha indovinato una sola scelta e abbandona la Serie A: nemmeno l’esonero di Dionisi e l’arrivo di Ballardini ha fatto svoltare i neroverdi.
Unica parziale scusante l’infortunio di Berardi che ha tolto il giocatore di maggior talento nella fase più calda del campionato, ma non basta per giustificare questo tracollo.

Salernitana 4

Come gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina nel corso della stagione, un’annata dove non ha funzionato nulla sin dall’inizio e conclusasi con l’inevitabile retrocessione. La speranza è che il futuro del club campano preveda una programmazione migliore.

Stefano Villa – reporter cooperator

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