Ritratti Sportivi: CLAUDIO RANIERI, IL SIGNORE DEL CALCIO ITALIANO

Il tecnico romano ha appena annunciato il ritiro dopo una carriera costellata da imprese straordinarie e grande signorilità. Andiamo a scoprire Claudio Ranieri.

Per parlare della vita in panchina di Claudio Ranieri non basterebbe un libro tante sono le storie e le imprese collezionate dal tecnico figlio adottivo del quartiere romano di Testaccio.
La doppia promozione dalla C alla A con il Cagliari, le avventure a Napoli e Firenze sono gli highlights dei suoi anni ’90 che gli permettono di costruirsi una reputazione importante a livello nazionale che convince il Valencia a puntare su di lui. Due stagioni con una Intertoto e una Coppa di Spagna prima del passaggio all’Atletico Madrid e, dopo appena un anno, all’approdo in Inghilterra al Chelsea.

Siede sulla panchina dello Stamford Bridge per quattro stagioni vivendo il momento di cambiamento con il passaggio del club nelle mani del magnate russo Roman Abramovich. Non vince, ma lascia un segno importante per i futuri successi dei Blues, merito sempre riconosciuto dalla tifoseria. Un altro anno a Valencia (dove vince una Supercoppa Europea) prima del ritorno in Italia.

Nel 2007 lo chiama il Parma che deve uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Serve una vera e propria impresa per salvarsi e Ranieri, da grande uomo di calcio, riesce nel suo intento completando un percorso clamoroso.
Un cammino che convince la Juventus a puntare su di lui.

I bianconeri non stanno vivendo il loro miglior momento storico, ma in due stagioni tiene la Vecchia Signora a buoni livelli. Nel 2009, però, arriva la chiamata della vita.
La Roma lo vuole come tecnico della prima squadra e per Ranieri, romano e romanista con un breve passaggio da calciatore nel 1973/74, è qualcosa in più di un’occasione che passa una volta nella vita. Con i giallorossi arriva secondo nel 2009/10 dando molto filo da torcere all’Inter di Mourinho che conquistò il Triplete.

Una grande delusione per Ranieri che, nel 2012, arriva proprio in nerazzurro. Il suo pragmatismo sistema un’Inter in grossa difficoltà dopo un avvio in salita, ma a due giornate dalla fine viene esonerato
Emigra in Francia sulla gloriosa panchina del Monaco che sotto la sua guida torna in Ligue 1, poi nel 2014 prova l’esperienza da Commissario Tecnico con la Grecia senza ottenere risultati positivi.

Sembra la fine di una carriera ventennale di primo livello, tanto che nel 2015 viene chiamato dal Leicester.
Il club inglese lotta per non retrocedere da diversi anni, salvandosi in più di un’occasione al fotofinish, ma quella che sta per iniziare è una delle più belle favole sportive di sempre. I Foxes giocano un calcio solido e mettono in fila una vittoria dopo l’altra arrivando a conquistare una clamorosa Premier League. Giocatori come Morgan, Kante, Mahrez e Vardy sono completamente trasformati dalla gestione Ranieri che centra un risultato che cambia la sua vita sportiva e storia del calcio inglese. Vince il premio di allenatore FIFA dell’anno e il pubblico gli affibbia il meritato soprannome di Sir.

Nel 2019 la Roma ha bisogno di un tecnico esperto che conosca l’ambiente dopo l’esonero di Di Francesco: Sir Claudio non può che rispondere presente. Non arrivano titoli, ma Roma gli dà quell’amore incondizionato che solo il popolo giallorosso sa regalare ai suoi figli più speciali.
Sampdoria e Watford sono tappe dove dimostra che anche a settant’anni può essere l’uomo giusto al momento propizio.

E così nel dicembre 2022 il Cagliari lo richiama in Sardegna con l’obiettivo, difficile data la classifica che vede i rossoblù al quattordicesimo posto in Serie B, di tornare nella massima serie. Dopo tutto Claudio Ranieri è l’uomo delle imprese impossibili.
Comincia una rincorsa forsennata per raggiungere i playoff, arriva a giocarsi la post season e batte nella finale di ritorno il Bari con una rete di Pavoletti all’ultimo secondo: è Serie A!

Nella stagione che si sta concludendo i sardi sono passati dall’inferno della zona retrocessione al paradiso della salvezza, l’ennesima impresa di un tecnico che con rispetto, signorilità e pragmatismo ha saputo ottenere successi impossibili da pronosticare emozionando i tifosi delle squadre che ha allenato e non solo che ora, dopo il suo addio ufficiale al calcio, lo celebrano come è giusto che sia.

Claudio Ranieri è veramente una delle migliori persone che animano il nostro calcio.

Stefano Villa – reporter cooperator

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