Voi giovani volete raccoglierlo o volete continuare a piangere il vostro triste destino? La domanda del Boomer Roberto Pareschi e il Testimone da raccogliere

Qualche giorno fa mi sono trovato a svolgere una conversazione a dir poco “ surreale” con mio figlio, un trentenne tutto sommato fortunato e senza particolari problemi economici.
Pensate! Io difendevo a spada tratta i giovani , la loro visione della vita, una certa vivacità intellettuale e la loro voglia di cambiare il mondo.
Mio figlio però ribatteva convinto che io sono troppo ottimista e che lui, giovane trentenne ( e già questa affermazione per un boomer è un controsenso) poteva dire a ragion veduta che gli attuali giovani non sono affatto coinvolti nella vita sociale e soprattutto non hanno voglia di impegnarsi per cambiare l’attuale stato di cose.
Secondo lui i giovani prediligono il lamento fino a se stesso e non sono capaci di impegnarsi.
Come è possibile immaginare, di fronte alle sue convinzioni, mi sono trovato a dir poco spiazzato.
Poi però queste considerazioni a “ ruota libera” mi ha fatto capire alcune aspetti importanti che a questo punto vorrei appena riassumere poiché una trattazione completa prevedrebbe pagine e pagine di parole.
Mio padre, un uomo che ha fatto la guerra, che ha conosciuto il dopoguerra e la sofferenza di quegli anni, mi ha insegnato che non bisogna mai solo lamentarsi di qualcosa ma che è nostro preciso dovere impegnarci per cambiarla.
E allora ho pensato ai tanti piagnistei che leggo sui giornali o ascolto in vuote trasmissione radiofoniche o televisive a proposito della difficoltà attuale di vivere.
Mi sono anche venute in mente le odiose rimostranze contro chi ha vissuto alla grande negli anni del boom economico ( ma davvero ? Io non me ne sono affatto accorto!)
Forse quello che si dice è tutto vero ma non sarebbe più giusto rimboccarsi le maniche per cercare di creare un nuovo boom economico.
Per cambiare davvero il futuro lottando per i propri diritti ?
I giovani di “ultima generazione” hanno ragione a protestare e ad essere preoccupati per il loro futuro.
Ma la soluzione per cambiare le cose non sta, piuttosto che in gesti eclatanti, in una continua, capillare educazioni degli stessi giovani ed anche dei padri e dei futuri figli a compiere ciascuno il proprio dovere rispettando l’ambiente ?
Io vorrei serenamente passare il testimone. Non vedo l’ora. Davvero !
E con me lo vorrebbe fare, ne sono convinti, la mia generazione.
Voi giovani volete raccoglierlo o volete continuare a piangere il vostro triste destino?
Sono convinto che la salvezza o la distruzione del nostro mondo passa attraverso questa fondamentale scelta!



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