L’opinione sportiva di Stefano Villa: SIR ALEX HA “MALEDETTO” LO UNITED?

I Red Devils non riescono a ritrovare la loro identità vincente: chi è venuto dopo Alex Ferguson ha quasi sempre fallito.

David Moyes, Louis Van Gaal, Josè Mourinho, Ole-Gunnar Solskjær, Erik Ten Hag: la lista degli allenatori che si sono seduti sulla panchina del Manchester United dopo l’epopea di Sir Alex Ferguson è ricca di grandi nomi e giovani in rampa di lancio, quasi tutti triturati da una sorta di “maledizione” che aleggia su Old Trafford dal ritiro del leggendario tecnico scozzese.
Ovviamente Sir Alex non ha imitato il collega Bela Guttmann quando sentenziò che il Benfica, squadra che lasciò negli anni ’60 per questioni economiche, non avrebbe più vinto una competizione europea per cento anni, ma è evidente che il cambiamento tecnico dopo un quarto di secolo abbondante è ancora oggi difficile da digerire.

Dieci anni di errori, pesanti investimenti economici e pochissimi successi, quasi tutti centrati dallo Special One nel 2016/17. Una decade che ha visto lo United diventare una semplice comprimaria in Premier League e una presenza nemmeno fissa in Champions League, qualcosa difficilmente pronosticabile e che mette in evidenza un grosso problema: a Manchester serve un cambiamento radicale e immediato.
La stagione che si sta concludendo ha portato in dote l’ennesimo buco nell’acqua a fronte di una campagna acquisti dispendiosa che ha portato a Old Trafford Hojlund, Onana e Amrabat per oltre 170 milioni di euro, manna dal cielo per Atalanta, Inter e Fiorentina, che si va ad aggiungere a una serie di investimenti fallimentari come i ritorni di Paul Pogba e Cristiano Ronaldo.

In più la grande incertezza societaria, con i membri della famiglia Glazer che hanno tirando per le lunghe una cessione finalmente arrivata negli scorsi mesi che farà bene al club e alle loro tasche, ma questa lunga trattativa ha minato ulteriormente la stabilità di una squadra che non riesce a essere competitiva.

Tutto ciò mentre dall’altra parte di Manchester si è completato il lungo e dispendioso processo di crescita che ha portato il City alla conquista della Champions e a dominare in Inghilterra. Il tecnico dei Citizens Pep Guardiola, tra il reale e la provocazione, ha pronunciato una frase che riassume al meglio la lunga crisi dei Red Devils: “Non riesco a spiegarmi perché il Manchester United non lotti mai per il titolo”.
Una domanda che si pongono in molti senza avere una risposta convincente.

Quella alle porte sarà una nuova estate ricca di cambiamenti per il Manchester United, una nobile che ha perso la retta via e fatica a rimettersi in carreggiata.
La speranza è che sia, finalmente, quella definitiva per rivedere questa squadra dove merita di stare, ovvero nell’élite del calcio mondiale.

Stefano Villa – reporter cooperator

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