Ritratti Sportivi: ANDRE AGASSI, AMORE E ODIO PER IL TENNIS

Il fuoriclasse americano ha avuto un rapporto molto complesso con la disciplina che l’ha reso celebre: solo negli ultimi anni ha trovato il giusto equilibrio.

Essere campioni in una disciplina che ti ha procurato più dolori che gioie in età adolescenziale: è questo il primo paradosso della carriera nel mondo del tennis di Andre Kirk Agassi, un ragazzo partito da Las Vegas con suo padre Mike, ex pugile, che lo cresce con l’ossessione per il tennis facendogli colpire 2500 palline al giorno, 17500 alla settimana.

Fin da piccolo si trova costretto, suo malgrado, ad allenarsi per ore ogni giorno sotto lo sguardo del padre Mike che per lui vede un futuro da numero 1 del mondo, poco importa se Andre non ha lo stesso obiettivo. A 13 anni l’approdo all’Accademia di Nick Bollettieri che ne intuisce l’indiscutibile talento, ma il giovane Andre è sottoposto a una pressione psicologica senza precedenti e inizia a comportarsi in maniera sfrontata, quasi a ripudiare e sfidare quell’ambiente che l’ha accompagnato fin da bambino.

Nel 1987 vince il primo torneo da professionista, ma deve aspettare il 1992 per conquistare il primo Grande Slam imponendosi a Wimbledon. Gli anni ’90 sono per lui una girandola di emozioni: passa dalla vittoria della Medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Atlanta ’96 al 141° posto del ranking ATP l’anno successivo, senza dimenticare i problemi con la droga e il matrimonio con l’attrice Brooke Shields che finirà con il divorzio poco tempo dopo la sua celebrazione.

Un campione che ha saputo rialzarsi molte volte dopo esser caduto, una prova di forza veramente notevole che gli ha permesso di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel tennis di fine millennio. La sua rivalità con Pete Sampras è rimasta nell’immaginario collettivo come una delle migliori di sempre, due antagonisti che hanno saputo tirar fuori il meglio dell’avversario in ogni occasione.

Nel 2001 Agassi sposa Steffi Graf che oltre a essere stata una grandissima tennista riesce a mettere insieme i cocci della vita di Andre, magistralmente raccontati nel libro “Open” pubblicato nel 2009 e scritto dallo stesso Agassi insieme al premio Pulitzer J.R.Moehringer che a distanza di quindici anni rimane un successo editoriale con pochi precedenti.

Dopo tutto la vita di Andre Agassi sembra esser scritta da un romanziere.

Stefano Villa – reporter cooperator

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