Accordo Wada-Sinner: squalifica di tre mesi! Giusto così?

Alla fine si è giunti al più classico dei patteggiamenti.

L’agenzia mondiale anti-doping ha accettato i 3 mesi di squalifica proposti da Jannik Sinner.

In questo modo il tennista altoatesino ha definitivamente evitato il rischio di essere squalificato per 1 o 2 anni per la famosa vicenda “Clostebol” che riguardava il suo massaggiatore.

E la Wada al contempo ha salvato la faccia, dopo il suo ricorso al TAS di Losanna che in qualsiasi caso sarebbe stato un grosso rischio per lei.

Sinner dunque rientrerà alle competizioni sportive all’inizio del mese di maggio, pronto per giocare l’ATP di Roma e sicuramente il Roland Garros.

In questo modo l’atleta azzurro non salterà alcun torneo del Grande Slam e molto probabilmente resterà numero 1 del mondo anche alla fine della sua espulsione dai campi di gioco.

Ma allora questa è proprio la soluzione giusta, la migliore per tutti?

La vicenda era molto complessa e certamente Sinner non voleva “doparsi”.

L’errore, se c’è stato, è stato tutto del suo massaggiatore e comunque la sostanza proibita nel corpo di Sinner era in quantità infinitesimale.

La strategia del “meglio due feriti che un morto” ha pagato anche questa volta.

Resta però l’amaro in bocca per la Giustizia nel senso più alto e più ampio del termine: il giudizio definitivo del TAS di Losanna avrebbe infatti chiarito tutti i dubbi, chiudendo anche una volta per tutte la bocca dei tanti “critici a sproposito”, come ad esempio il tennista australiano Nick Kyrgios, che viene elencato in questo ambito dai numerosissimi tifosi del nostro Sinner.

Luca Dal Bon-redazione. ATTUALITÀ. CRONACHE SPORTIVE.