Ritratti Sportivi: MAGIC JOHNSON, IL SORRISO CHE HA DOMINATO LA NBA

Un uomo che ha rivoluzionato il concetto di cestista, un playmaker di oltre due metri capace di giocate senza senso: ecco cos’è stato Magic Johnson per il basket degli anni ’80.

A Lansing, Michigan, alla fine degli anni ’50 viene al mondo uno di quei personaggi capaci di stravolgere il normale svolgersi degli eventi. Un uomo che con la sua immaginazione ha cambiato i canoni della pallacanestro, stiamo parlando della prima scelta assoluta al Draft 1979 Earvin “Magic” Johnson.

I Los Angeles Lakers si assicurano uno dei giocatori più elettrizzanti della storia del gioco, un eletto della disciplina capace di batterti con il sorriso stampato sul volto. E fin da subito incide: al primo anno in gialloviola è già decisivo per la conquista dell’anello, l’inizio dello Showtime lakersiano che ha contraddistinto tutti gli anni ’80.
La rivalità tra Lakers e Celtics raggiunge il suo apice proprio in questo decennio anche, se non soprattutto, per la rivalità tra Magic e Larry Bird, due giocatori che con il tempo hanno imparato a stimarsi e addirittura a costruire una vera amicizia.

Gli anni ’80 sono segnati da questi due giocatori che, insieme al vecchio leone Julius Erving e all’astro nascente Michael Jordan, salvano la NBA dal fallimento. L’alba degli anni ’90, però, è un vero e proprio montante al mento per Magic.
Il 7 novembre 1991 è una data storica per il mondo del basket e non solo: in una conferenza stampa Magic, senza il classico sorriso sul volto, annuncia la sua positività all’HIV e il conseguente ritiro, un fulmine a ciel sereno per la lega e i Lakers. Sembra essersi scritta la parola fine del suo percorso sui parquet, ma nell’estate del 1992 Magic entra a parte del Dream Team che alle Olimpiadi di Barcellona surclassa qualsiasi avversario centrando l’Oro.

Torna in campo brevemente con i Lakers prima di passare in panchina dove non ottiene i successi che l’hanno contraddistinto in campo. Per questo motivo decide di passare dietro la scrivania intraprendendo una brillante carriera da imprenditore prima di tornare in gialloviola come consigliere di fiducia di Jeanie Buss, la figlia di quel Jerry che l’ha portato a Los Angeles per iniziare una dinastia.

L’impatto che ha avuto Magic Johnson sulla NBA non può essere riassunto in poche righe, stiamo parlando di uno dei più grandi geni della storia della palla a spicchi. Chi ha avuto la fortuna di vivere il suo periodo lo sa molto bene.

Stefano Villa – reporter cooperator

Lascia un commento