L’opinione sportiva: SINNER SI È “CREATO” UN PROBLEMA

Il tennista italiano ci ha abituato troppo bene, un predominio che rischia di creargli un problema.

Jannik Sinner è senza dubbio un fuoriclasse della racchetta, ma il suo prolungato dominio sul tennis mondiale, che viene messo in discussione solamente da Carlos Alcaraz, ha portato i suoi numerosi tifosi a pensare che ogni partita debba concludersi rapidamente e senza troppe difficoltà.

Chi mastica tennis però è consapevole che nello sport ad altissimo livello ogni partita non è mai uguale a un’altra, le prestazioni possono non essere sempre brillanti durante una stagione. Il campione deve essere in grado di saper gestire le problematiche e riuscire ad andare oltre, qualità che Sinner possiede enormemente.

Sinner ha imparato nel tempo a vincere le partite «sporche», quelle dove non gioca bene ma riesce a portarle a casa con determinazione, senza dimenticare che dall’altra parte del campo c’è sempre un avversario che è pronto a sfruttare i ruoli punti deboli per metterti in difficoltà.

La mente gioca un ruolo fondamentale e Sinner è assolutamente consapevole che ogni dettaglio può fare la differenza, tanto da “chiedere” un campo d’allenamento subito dopo una partita vinta che non gli è piaciuta per lavorare su questi aspetti che possono fare la differenza in futuro.

Una meticolosità quasi maniacale del rampollo del nostro tennis, la dimostrazione che il successo non è mai scontato e non arriva dal cielo.
I grandi campioni del tennis recente come Federer, Nadal e Djokovic sapevano affrontare le problematiche appena emergevano e questo era un loro punto di forza.

Il tennis è un gioco complesso, ma il talento se accompagnato dal duro lavoro rimane l’arma più decisiva per imporsi. I suoi tifosi devono però capire che ogni vittoria non dev’essere considerata scontata alla vigilia.

Stefano Villa – reporter cooperator

Lascia un commento