L’opinione sportiva: CI FOSSERO PIÙ DIRIGENTI COME PANTALEO CORVINO

Il Direttore Sportivo del Lecce ha fatto le fortune tecniche ed economiche di tutte le squadre dove ha lavorato, un grande esempio da seguire.

Nel mondo del calcio sono pochi quei dirigenti capaci di scovare talenti nei campionati più remoti da acquistare e valorizzare prima di rivenderli a peso d’oro portando enormi plusvalenze legali nelle casse di un club. Il capostipite di questa categoria di oculisti uomini di calcio è certamente Pantaleo Corvino.

L’attuale DS del Lecce, piazza a cui ha legato buona parte della sua carriera, è un assoluto fuoriclasse in questo campo. Il suo curriculum di giovani valorizzati può contare su elementi come Vucinic, Bojinov, Vlahovic, Nastasic, Jovetic e Ljajic, ma la lista sarebbe quasi infinita.

Alla base del suo lavoro vi è la grande conoscenza di campionati poco conosciuti dove poter chiudere affari economici per giocatori di talento che saranno poi rivenduti a grandi cifre, ossigeno puro per le casse di club come Lecce, Bologna e Fiorentina, le tappe principali della carriera di Corvino.

La cessione di Patrick Dorgu al Manchester United per 38 milioni nello scorso mercato di gennaio è solo l’ultima perla di una serie di trattative molto remunerative per i suoi club.
Una grande preparazione in termini di scouting che l’ha fatto diventare uno dei dirigenti più influenti del calcio italiano: non ha mai avuto l’occasione di mettersi alla prova in un top club dove oggettivamente sarebbe più difficile adottare questa politica dovendo puntare a grandi risultati, ma ciò non toglie nulla alla vita sportiva di Corvino.

Sulla scia del suo lavoro tanti dirigenti hanno provato a utilizzare il suo metodo (Giovanni Sartori è certamente l’allievo che ha raggiunto i risultati migliori nelle sue avventure con Chievo Verona, Atalanta e Bologna), ma sulla quantità di professionisti che lavorano in questo campo solo una bassa percentuale riesce ad imporsi con il ribattezzato “metodo-Corvino”.

Tutto ciò perché non basta copiare pedissequamente, servono specifiche competenze che non tutti i dirigenti possiedono.
In un calcio che deve fare i conti con la crescita dei costi e la mancanza di ricavi all’altezza delle necessità sarebbe vitale avere più dirigenti come Pantaleo Corvino, un vero e proprio mago del suo mestiere che non sempre viene celebrato come meriterebbe.

Stefano Villa – reporter cooperator

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