“Risse, maranza e degrado sociale: basta violenza, Biella merita rispetto e sicurezza”
Negli ultimi giorni abbiamo assistito, ancora una volta, a episodi di violenza e degrado che nulla hanno a che vedere con la nostra città e con i valori che dovrebbero ispirare i giovani biellesi. Le risse fuori dalle scuole, i video diffusi sui social, le minacce e le “spedizioni punitive”
rappresentano il simbolo più evidente di una deriva sociale e culturale che va condannata con forza, senza alcuna giustificazione o
minimizzazione.
Quattro ragazzini che si credono padroni della città non possono e non devono rovinare l’immagine e la serenità di un’intera comunità. Ma il problema va ben oltre i singoli episodi: stiamo assistendo a una vergognosa deriva anti-culturale, quella dei cosiddetti “maranza”, veri e propri parassiti sociali che si nutrono di ignoranza, arroganza e disprezzo per ogni forma di civiltà.
Questi individui si esaltano nella violenza, nella droga, nel vandalismo e nella totale mancanza di rispetto per la nostra Patria e per le regole basilari della convivenza civile.
Sono il simbolo più squallido del decadimento morale che sta corrodendo le nuove generazioni: ragazzi senza ideali, senza educazione, senza dignità.
Non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti: questo marciume va estirpato, con la fermezza delle istituzioni, con l’impegno delle famiglie e con la forza della comunità che rifiuta di piegarsi a un simile degrado.
È tempo di dire basta a chi confonde la violenza con il coraggio e la delinquenza con la libertà.
Il mio plauso più sincero e profondo va al grandioso lavoro quotidiano delle Forze dell’Ordine, autentico baluardo di legalità, ordine e civiltà.
Ogni giorno, uomini e donne in divisa presidiano le nostre strade, affrontano situazioni di pericolo, si espongono in prima persona per difendere cittadini, famiglie e giovani, spesso senza ricevere il giusto riconoscimento che meritano.
A loro dobbiamo rispetto, riconoscenza e ammirazione, perché incarnano i valori più alti dello Stato: coraggio, disciplina, sacrificio e dedizione al dovere.
Sono loro, con la loro presenza costante e il loro impegno silenzioso, a rendere più sicura Biella e a garantire che la nostra comunità possa continuare a vivere in serenità.
Ma non possiamo pensare che la responsabilità di arginare questa piaga ricada soltanto su di loro. La battaglia contro la violenza e il degrado inizia nelle famiglie e nelle scuole, dove deve tornare centrale l’educazione al rispetto, al dialogo civile e alla convivenza.
Genitori e insegnanti devono riscoprire il valore dell’esempio, trasmettendo ai giovani il senso dell’onore, del rispetto per l’autorità e
dell’amore verso la propria comunità.
E a chi, ancora oggi, si permette di parlare di “allarmismi”, vorrei ricordare quanto accaduto in occasione del Consiglio Comunale di qualche mese fa, quando le mie parole, travisate e strumentalizzate, generarono polemiche sterili e sentenze affrettate su un presunto clima di paura che, secondo alcuni, non esisteva.
Ebbene, i fatti di questi giorni dimostrano purtroppo il contrario: questo è il clima reale che si respira in città, e negarlo significa solo voltarsi dall’altra parte. Dalla spedizione punitiva di via San Filippo, alle risse fuori dal Bona, fino agli episodi violenti davanti ai locali cittadini,come l’ultima vicenda al Wood di Gaglianico, la situazione è ormai sotto gli occhi di tutti.
Chi vive Biella ogni giorno, chi parla con i ragazzi, con le famiglie e con gli insegnanti, sa bene che la situazione sta degenerando. È ora di reagire, tutti insieme, per restituire dignità, sicurezza e civiltà alla nostra comunità.
E a chi pensa di poter trasformare la città in un palcoscenico di violenza, dico chiaramente che Biella non è e non sarà mai terreno di
conquista per chi disprezza le regole e la civiltà.
I cosiddetti “maranza” che si credono intoccabili, che vivono di sopraffazione e si convincono di poter agire nell’impunità, devono capire che la pazienza della comunità è finita.
Non sono ribelli, non sono fraintesi: sono codardi travestiti da duri, pronti a fare a pugni per un video, ma incapaci di affrontare la vita con dignità, responsabilità e rispetto.
Chi semina violenza, raccoglierà solo isolamento e disprezzo.
Biella non si piega alla paura né al degrado.
Questa è una città di gente onesta, laboriosa e fiera, che non permetterà a quattro pseudo-bulli di infangare il nome e la dignità della nostra comunità.
A testa alta, con orgoglio e con amore per la nostra terra, diciamo basta a questa barbarie.
Francesco Nicolini
Segretario Provinciale
Gioventù Nazionale Biell
“Risse, maranza e degrado sociale: basta violenza, Biella merita rispetto e sicurezza” LE PAROLE DI NICOLINI FRANCESCO SEGRETARIO DI GIOVENTÙ NAZIONALE BIELLA
