Un lottatore amato da adulti e bambini scomparso troppo presto. Ecco la storia di “Latino Heat” Eddie Guerrero.
Per chi ha iniziato a seguire il wrestling nei primi anni 2000 il nome di Eddie Guerrero non può non evocare ricordi di un periodo della vita spensierato e ricco di momenti speciali regalati dal wrestler messicano.
Nato a El Paso (Texas) nel 1967, Eduardo Gory Guerrero cresce con il wrestling nel sangue. Suo padre Gory è il capostipite di una delle famiglie più influenti nella storia della disciplina e fin da ragazzo il giovane Eddie combatte contro il fratello Chavo Sr. e il nipote Chavo Jr., due personaggi che segneranno il suo percorso nel wrestling.
Muove i suoi primi passi in ECW e WCW negli anni ’90, ma è nel 2000 che arriva per lui la svolta con l’arrivo in WWE. Il suo carisma, unito a una capacità unica dentro al ring, gli consente di scalare rapidamente le gerarchie della federazione diventando uno dei personaggi più conosciuti a livello mondiale.
Con il boom del wrestling in Italia e l’arrivo sulla TV in chiaro Eddie Guerrero diventa un’icona per il pubblico del Belpaese, specialmente tra i più piccoli che lo vedono combattere insieme a suo nipote Chavo e a Rey Mysterio, il wrestler mascherato ancora oggi celebre in tutto il mondo.
Il 2004 è l’anno migliore della carriera di Eddie Guerrero che conquista il titolo WWE battendo Brock Lesnar iniziando un regno che lo vedrà difendere la corona per diversi mesi. I festeggiamenti alla fine di Wrestlemania XX con Chris Benoit, altro lottatore che ha lasciato un segno indelebile prima di un finale di esistenza controverso, rimangono nella mente di tutti gli appassionati.
Dopo aver perso il titolo contro John Bradshaw Layfield (JBL), Eddie forma un tag team con Batista riscuotendo un successo sensazionale. L’ultima grande rivalità della sua carriera lo vede affrontare l’amico di sempre Rey Mysterio in una serie di incontri ricchi di emozione e spettacolo.
Il 13 novembre 2005 il corpo di Eddie Guerrero viene trovato senza vita all’interno di una camera d’albergo.
Un infarto ha stroncato la sua vita lasciando la famiglia e milioni di tifosi nello sconforto più totale. Il suo percorso è stato segnato dall’abuso di sostanze stupefacenti e medicinali, una serie di problemi risolti nel 2001 e, come constatato dall’autopsia, non collegati alla sua morte.
Nel 2006 la WWE inserisce Eddie Guerrero nella Hall of Fame, un riconoscimento più che giusto per un lottatore che ha cambiato la storia del wrestling.
Ancora oggi sono moltissimi i wrestler che gli tributano rispetto e lo ricordano con quel movimento delle spalle che l’ha reso riconoscibile a tutte le latitudini (insieme alle auto con cui entrava in scena dotate di sospensioni idrauliche che facevano letteralmente saltare il mezzo).
A distanza di quasi vent’anni dalla sua morte l’eredità sportiva di Eddie Guerrero è ancora ben presente, un uomo capace di regalare emozioni uniche a chi ha avuto il piacere di vederlo su un ring.
Nei palazzetti di tutto il mondo i cori “Viva la Raza!” e “Eddie, Eddie, Eddie” sono un must, e non potrebbe essere diversamente.
Stefano Villa – reporter cooperator
Ritratti Sportivi: EDDIE GUERRERO, VIVA LA RAZA!
