Il tennista statunitense ha avuto un impatto decisivo sulla storia del tennis per ciò che ha vinto e, specialmente, per come ha rivoluzionato la cultura intorno a questo sport.
Se fino a pochi anni fa in Italia avevamo sessanta milioni di Commissari Tecnici oggi possiamo contare altrettanti esperti di tennis. Lo sport con la racchetta ha avuto una vera e propria impennata in termini di popolarità nel nostro paese grazie all’esplosione di atleti come Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Jasmine Paolini e tanti altri.
Tuttavia nel resto del mondo il tennis già da qualche decennio ricopre un ruolo di primo piano nella passione sportiva delle persone grazie a personaggi come Agassi, Sampras, Federer, Nadal, Djokovic nel maschile e le sorelle Williams, Sharapova, Sales e Hingis al femminile. Tutto però è iniziato con l’americano John McEnroe, anticonformista per eccellenza.
I suoi duelli con “lo svedese di ghiaccio” Bjorn Borg sono entrati nell’immaginario collettivo. Borg, campione affermato con un certo ascendente sul gentil sesso, ha dovuto fare i conti con un tennista ai suoi antipodi che alternava in ogni occasione i suoi stati d’animo, specialmente quelli negativi.
Eppure i giovani degli anni ’80 si rispecchiavano nell’americano per quel suo senso di ribellione nei confronti dell’establishment che in tanti sentivano come un sentimento comune.
Dal punto di vista tecnico McEnroe è stato uno dei migliori tennisti di sempre (lo stesso Borg ha più volte sottolineato che lo statunitense è stato il miglior avversario della sua carriera), ma il suo impatto ha avuto una cassa di risonanza maggiore fuori dal terreno di gioco. Con McEnroe il tennis è diventato uno sport cool da seguire e praticare.
Oggi possiamo ammirare campioni come Sinner e Alcaraz, ieri abbiamo gioito per le sfide tra giganti come Federer, Nadal e Djokovic, ancor prima il duello Agassi-Sampras ha incendiato per anni il circuito ATP, ma senza John McEnroe probabilmente non avremmo avuto molto di tutto quello che è arrivato dopo.
E di questo non possiamo che dirgli, semplicemente, grazie.
Stefano Villa – reporter cooperator
L’opinione sportiva: LA POPOLARITÀ DEL TENNIS? TUTTO MERITO DI… JOHN MCENROE
