I Mondiali di ciclismo non ci vedono alzare le braccia al cielo dal 2008 quando fu Alessandro Ballan a conquistare la vittoria. Quanto dovremo aspettare?
Ad inizio millennio l’Italia del ciclismo era assoluta protagonista dei Mondiali. Paolo Bettini, Mario Cipollini e Alessandro Ballan ci hanno regalato gioie incredibili che però cominciano a essere datate: l’Italia dov’è?
Da diversi anni gli Azzurri non riescono a costruire una squadra che possa competere ai massimi livelli nelle corse di un giorno come il Mondiale e nemmeno nelle competizioni a tappe. L’ultimo grande interprete del nostro ciclismo è stato Vincenzo Nibali.
Dalle categorie Juniores stanno arrivando al professionismo tanti talenti che potranno dire la loro per tanti anni, ma in questo momento l’Italia ciclistica sta vivendo in una sorta di limbo in attesa di veder sbocciare le gemme.
Il Mondiale 2024 è stato uno dei peggiori della storia italiana per mancanza di atleti qualitativamente validi e una gestione della corsa ampiamente rivedibile. Non si chiedeva di vincere, specialmente considerando che Tadej Pogacar ha dimostrato ancora una volta di essere un cannibale in uno stato di forma sensazionale, ma almeno di poter avere qualche Azzurro nel vivo della corsa.
La speranza che la situazione possa cambiare in tempi brevi è tangibile, ma il rischio è che l’impresa mondiale di Alessandro Ballan continui ad essere l’ultima perla azzurra per tanti anni. Ci auguriamo di sbagliare.
Stefano Villa – reporter cooperator
L’opinione sportiva: L’IMPRESA DI BALLAN È QUASI MAGGIORENNE, L’ITALIA DOV’È?
